Biancoenero edizioni compie 15 anni e resta l’unica casa editrice italiana ad avere un intero catalogo ad Alta Leggibilità.
Biancoenero è una casa editrice indipendente nata a Roma nel 2005. Lavora da sempre al progetto Alta Leggibilità, per avvicinare ai libri tutti i ragazzi, anche quelli che hanno difficoltà di lettura.“Un settore dell’editoria inesistente in Italia, ma che in altri Paesi europei muove già i primi passi. Un settore di cui sentivano più bisogno bambini e ragazzi dislessici, ma anche tutti quelli che vivevano la lettura come un concreto ostacolo alla comprensione” spiega una nota della casa editrice.
Con la collaborazione di terapisti ed esperti, biancoenero ha individuato precisi criteri linguistici e tipografici, tra cui il carattere di stampa biancoenero, che rendono la lettura più accessibile a tutti, senza rinunciare alla qualità e allo stile della narrazione.
Oggi il catalogo bianconero ha nove collane di narrativa, per lettori dai sette anni fino ai giovani adulti, tra cui ‘Raccontami’ dedicata ai classici con a supporto anche Cd audio e ‘Strani tipi’ su personaggi particolari nella vita vera e nelle pagine dei romanzieri di tutti i tempi. Bianconero con incontri e redazioni con i ragazzi, premi e riconoscimenti nell’ambito dell’editoria per ragazzi, collabora anche con importanti realtà dell’editoria scolastici.
I criteri sintattici, logico concettuali e tipografici che sono alla base del lavoro sull’Alta Leggibilità sono stati individuati da biancoenero edizioni con la consulenza scientifica di Roberta Penge e di Lucia Diomede del Dipartimento di Scienze Neurologiche, Psichiatriche e Riabilitative dell’Università degli Studi “la Sapienza” di Roma e di Alessandra Finzi, psicologa cognitiva esperta DSA.
L’Alta Leggibilità agisce essenzialmente su due livelli:
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- l’abbattimento delle barriere tipografiche
- la comprensibilità del testo
Abbattere le barriere tipografiche, che sono un ostacolo concreto all’accesso al contenuto, vuol dire adottare tutti quei criteri codificati da tempo che rendono più ‘amichevole’ la pagina per chi l’affronta:
- testo non giustificato, con lunghezza irregolare delle righe per facilitare il passaggio da una riga all’altra e per evitare la divisione in sillabe;
- paragrafi spaziati che offrono a chi legge dei traguardi di lettura facilmente raggiungibili;
- carta color crema che non dà riflessi e di uno spessore tale da scongiurare la trasparenza del verso della pagina;
- l’uso di uno specifico carattere di stampa che garantisca la massima chiarezza e aiuti a confondere il meno possibile le lettere.
Il lavoro di redazione sulla comprensibilità di un testo è più delicato e complesso, perché non si possono definire – se non molto genericamente – dei canoni da rispettare.
Vanno considerate le ambiguità presenti in un testo, che, se sono un ostacolo facilmente superabile per un lettore sicuro, diventano invece fonte di ulteriore difficoltà per il lettore insicuro, destabilizzando la già scarsa fiducia nella sua capacità di comprendere un testo scritto.
Un altro aspetto da valutare è quanto sia realmente giustificata la complessità o specializzazione del linguaggio che si usa.
È una questione di equilibrio: tra chiarezza e proprietà; tra semplicità e necessario arricchimento lessicale; e, in un testo narrativo, tra il rispetto dello stile di un autore e l’importanza di farlo conoscere anche a chi ha delle difficoltà di lettura.
La font (carattere di stampa) è stata disegnata dal graphic designer Umberto Mischi, con la consulenza di Alessandra Finzi (psicologa cognitiva), Daniele Zanoni (esperto di metodi di studio in disturbi dell’apprendimento) e Luciano Perondi (designer e docente di tipografia all’ISIA di Urbino).
Caratteristiche della font
Si è lavorato sul disegno della singola lettera in modo che non si confonda con le altre, soprattutto nel caso delle lettere speculari come b–d, p–q, a–e.
Si sono differenziate le lettere che nelle comuni font presentano similarità eccessive, come capita a l con I o m con n.
Per una maggiore chiarezza anche in corpi piccoli (sotto gli 8 pt), l’altezza delle maiuscole è pari all’altezza delle ascendenti.
Inoltre si è enfatizzata la differenza tra ascendenti e discendenti rispetto all’occhio medio del carattere.
Su alcune lettere come M, W, P e R si è deciso di operare in modo più particolare: il disegno di M e W è stato differenziato aumentando il bianco all’interno di W. In P è stata divisa la congiunzione tra la parte curva e l’asta verticale.
La larghezza media delle lettere è maggiore rispetto alle comuni font di testo. È stato aumentato in proporzione anche il kerning (spazio tra due caratteri) e lo spazio tra parola e parola.
La lettura deve essere accessibile a tutti, perché leggere è un piacere.