Il premio riguarda eXPert HMI oE, l’interfaccia di interazione di un sistema di telemonitoraggio di SDI Automazione
BSD, studio di ricerca e progettazione che riunisce al suo interno alcuni dei maggiori esperti italiani di interazione uomo-macchina e di Interaction Design, ha ricevuto l’iF Design Award 2021 per la user interface eXPert HMI oE. La soluzione fornisce agli operatori delle sale di controllo un sistema di monitoraggio remoto, utilizzabile in ambito industriale, è stato sviluppato in base alle reali esigenze degli utenti, applicando i dello User Centred Design.
eXPert HMI oE, , aiuta gli utenti nella supervisione e nella gestione remota di impianti industriali (Oil&gas, chimici, energie rinnovabili) e reti energetiche (elettricità, gas, acqua), attraverso un framework UI coerente che supera le soluzioni tradizionali dei sistemi SCADA.
Per arrivare allo sviluppo di questa interfaccia, in grado di venire incontro alle reali esigenze degli operatori, è stata realizzata un’attenta attività di ricerca con osservazioni sul campo, interviste agli utenti e analisi dei compiti degli operatori. L’output del progetto si è focalizzato su un miglioramento della ser xperience, reso possibile dal design dell’interfaccia, dalla definizione interazione e dalla messa a punto della libreria grafica per i domini industriali.
L’obiettivo del progetto eXPert HMI oE è stato ottimizzare l’esperienza utente del software di telemonitoraggio per la supervisione e la gestione da remoto degli impianti industriali (acqua, gas, termovalorizzatori) e reti energetiche (rinnovabili, gas, acqua), progettando un nuovo modello di interfaccia in linea scenari d’uso reali e criteri di usabilità. L’adozione di metodologie di User Centred Design, quali le contextual inquiry e workshop di co-design, che hanno visto il coinvolgimento degli stakeholders di progetto e gli operatori hanno fatto emergere i bisogni, le difficoltà e le aspettative degli utenti finali.
Gli iF Design Award 2021 sono stati assegnati da una giuria internazionale e indipendente di 98 esperti di design che ha giudicato 9.509 proposte, tra le quasi 10.000 presentate in concorso, di circa 3.693 partecipanti da 52 nazioni. Sono state premiate le migliori soluzioni in tutte le principali discipline del campo della progettazione, dal design del prodotto, della comunicazione, degli imballaggi e dei servizi, all’architettura d’interni, all’esperienza utente (), e all’interfaccia utente (), categoria introdotta quest’anno e nella quale è stata appunto premiata BSD.
Le proposte sono state valutate e discusse online utilizzando il nuovo strumento di giuria digitale iF© ra i nomi eccellenti di esperti del settore che hanno valutato e premiato BSD: Michele De Lucchi, Oliver Gerstheimer, Manfred Dorn, Wolfgang Wagner.
Tra i criteri di valutazione, eXPert HMI oE si è distinta maggiormente per l’idea e la differenziazione ovvero l’innovazione del progetto rispetto ai competitor.
Per quanto riguarda l’idea: eXPert HMI oE è stata riconosciuta in grado di risponde alla complessità dei sistemi SCADA, permettendo di ridurre il carico di lavoro mentale e operativo degli utenti. Grazie a questa interfaccia, infatti, gli operatori riescono a svolgere in modo più efficiente i loro compiti principali, che consistono nel monitoraggio e controllo degli impianti industriali e delle reti energetiche. include, infatti, un’innovativa rappresentazione dello stato dell’impianto, il monitoraggio dei processi e un modello generale di design della navigazione, nonché un approccio pervasivo alla gestione degli allarmi.
È stato, inoltre, apprezzato il valore di eXPert HMI oE nel differenziarsi dalle altre soluzioni fino ad ora disponibili. eXPert HMI oE ha, infatti, un approccio completamente nuovo alla piattaforma HMI per l’automazione, il controllo e il monitoraggio, solitamente basata su componenti e stili convenzionali. Per la progettazione di questa interfaccia, invece, sono stati coinvolti gli utenti stessi per raccogliere le loro esigenze e aspettative secondo i principi dello User Centred Design. Questa è anche una differenziazione chiave del marchio rispetto ai concorrenti del settore.
Il risultato ottenuto rispecchia a pieno il metodo BSD che vuole aiutare i clienti ad affrontare i cambiamenti creando interazioni che rendano più agili ed efficienti le azioni delle persone oltre a fornire soluzioni innovative sulla base dei loro bisogni espliciti ed impliciti.
Tutto questo genera delle ricadute positive sul lavoro dei clienti: riduzione degli errori, contrazione dei tempi di lavoro accompagnato da una riduzione dell’effort, comunicazioni più agili e monitoraggio efficiente delle prestazioni.
“Vincere l’iF Award confrontandoci con i big di settore come Xiaomi, Samsung e Siemens è motivo di grande soddisfazione per noi. – commenta Sebastiano Bagnara, Founder di BSD – “Gestire in team progetti più o meno complessi come il Remote Monitoring of Complex Systems (eXPert HMI oE) ci ha permesso di affrontare con entusiasmo i cambiamenti dell’ultimo anno: la capacità di adattamento e il confronto continuo con tutto il gruppo di lavoro ci hanno consentito di trasformare ostacoli e limiti in innovazione, crescita e miglioramento”.
Il progetto è stato ideato e realizzato da Alessandro Pollini, Angela di Massa e Luca Raschi, esperti di Interaction Design, rgonomia ognitiva e uman actors.
BSD
La storia di BSD si fonda sull’interazione tra l’uomo e le “macchine”, dai macchinari di produzione degli anni ’80 alla strumentazione dei call center degli anni 90 alle app e webapp del nuovo millennio fino alla digitalizzazione, IoT e Intelligenza Artificiale dei nostri giorni.
Il lavoro di BSD mira a ridisegnare il rapporto tra le persone e gli strumenti (hardware e software) per consentire alle aziende di restare in linea con i cambiamenti imposti dal mercato. Occorre progettare attività full-digital ove possibile, occorre sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, dei canali digitali, ma affinché ciò possa funzionare serve una “Interfaccia Utente” caratterizzata da usabilità, facilità, accessibilità e gradevolezza estetica e servono competenze adeguate sia per progettare che per gestire materialmente i flussi digitalizzati secondo i bisogni, le motivazioni, le abilità e i limiti delle persone.