“Il mio obiettivo è quello di dimenticare il dolore della vita. Dimenticare il dolore, deridere il dolore, ridurlo. E ridere.”
Travolgente, vulcanico, superlativo, il 17 gennaio del 1962, a Newmarket in Ontario, Canada, è nato colui che, a tutt’oggi, è, senza ombra di dubbio, uno dei più grandi talenti comici dell’era moderna. Ci stiamo riferendo, chiaramente, a Jim Carrey, attore, comico, imitatore nonché produttore cinematografico e televisivo. Nel giorno del suo compleanno, vogliamo pertanto rendere a lui omaggio ripercorrendo le tappe della sua carriera cinematografica, la quale, principalmente basata su maschere irriverenti e sulle caratteristiche ed esilaranti espressioni facciali, l’ha reso celebre e amato in tutto il mondo. Proprio sulla capacità incredibile di trasformare e modificare la sua faccia egli ha dichiarato, non senza ironia: “Mi sono allenato facendo le facce allo specchio e ho fatto diventare matta mia madre. Cercava di spaventarmi dicendomi che avrei visto il diavolo se avessi continuato a guardarmi allo specchio. Questo mi ha affascinato ancora di più, naturalmente.”
Dopo un’infanzia contraddistinta dalle difficoltà economiche della famiglia, durante la quale (come da lui stesso dichiarato anche in recenti interviste) già soffriva di depressione, Carrey ha iniziato la sua carriera nei club di Las Vegas e Los Angeles con le imitazioni di Jimmy Stewart e Henry Fonda. Il primo successo, l’attore l’ha raggiunto nel 1990 con la serie televisiva “In living color”. Nel 1994, con quello che viene definito umorismo cartoon-demenziale in “Ace Ventura – L’acchiappanimali” di Tom Shadyac e in “The Mask” di Charles Russell, Carrey cominciò a riscontrare notevole successo. È stato molto apprezzato, sia dal pubblico che dalla critica, poi, anche nelle sue notevoli sfumature di dolore e tristezza in “The Truman Show” di Peter Weir, il quale gli è valso un Golden Globe. Un altro Golden Globe, invece, lo ha vinto con l’interpretazione di Andy Kauffman in “Man on the moon” di Milos Forman del 1999.
Nel 2000, l’attore ha recitato nel film campione di incassi dell’anno “Il Grinch”, in cui la sua performance straordinaria gli è valsa una nomination al Golden Globe come Migliore Attore. Nello stesso anno, in aggiunta, Jim è apparso nel film dei fratelli Farrelly “Io, Me & Irene”, mentre l’anno seguente è stato scelto in “The Majestic” di Frank Darabont. Nel 2003, invece, egli è stato il protagonista della commedia “Una settimana da Dio”, di Tom Shadyac, anch’essa molto proficua pure in termini di incassi. Nel 2005, per la sua interpretazione (da molti ritenuta la sua migliore di sempre) nel film drammatico “Se mi lasci, ti cancello” di Michel Gondry, l’attore ha ottenuto la candidatura al Golden Globe e al BAFTA award come Migliore Attore.
Altre piccole che hanno visto la sua partecipazione, poi, sono “Scemo e più scemo”, “Batman forever”, “Il rompiscatole”, “Bugiardo bugiardo”, “Number 23” e “A Christmas Carol”.
Il suo ultimo lavoro sul grande schermo è stato “Sonic”, ma degna di nota è anche la recente serie TV, The Kidding – Il fantasco mondo di Mr.Pickles, dove egli ha esordito.