Al di fuori di ogni data ufficiale di sfilate , nella prima settimana di dicembre, Chanel ha presentato la sua diciannovesima collezione Mètiers d’Art f-w 20-21 . Considerato l’ultimo dèfilè dell’anno questo è un evento molto importante , una collezione di capi unici che rende omaggio al savoir -faire francese , l’artigianalità francese e soprattutto di decine di fornitori del gruppo Paraffection , fondato e gestito dalla griffe Chanel . Il gruppo comprende ricamatori , confezionisti , calzolai , cappellai , guantai che lavorano tra la Francia , la Scozia e l’Italia per realizzare abiti e accessori d’alta moda . I Paraffection non lavorano solo per la maison Chanel , ma per tanti brand .
Purtroppo Causa pandemia la sfilata si è svolta senza pubblico , con l’unica sola ospite, la testimonial Kristen Stewart, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria.
Mètiers d’Art è stato un progetto ideato da Karl Lagerfeld nel 2002 , e quest’anno viene progettato da Virginie Viard , la nuova designer della maison. L’evento viene presentato nel castello rinascimentale di Château de Chenonceau , nella Loira , che si è illuminato come per un ballo di altri tempi e come in una favola prende vita la sfilata . il castello è soprannominato anche “Le Château des Dames ” , Castello delle dame, perchè fu abitato da donne , tra queste Diane de Poitiers e Caterina de’ Medici , ed è proprio da qui che parte l’ispirazione.
Infatti il tema della sfilata è un omaggio a Caterina de’ Medici , una regina che Coco Chanel adorava la storia ,ne ammirava la potenza , la forza di volontà e l’audacia di aver governato la Francia per più di tre decenni prima che i figli salissero al trono . Inoltre , una strana coincidenza , lo stemma di Caterina de’ Medici era un monogramma composto da due C intrecciate, proprio come quello di Chanel. Non si sa se Mademoiselle Coco si sia ispirata direttamente a lei quando ha creato il logo della sua maison , ma una cosa certa è che ammirava tanto le donne del Rinascimento . C’è anche una celebre frase di Chanel :«Sono sempre stata colpita da uno strano sentimento di simpatia e ammirazione verso le donne che vissero da Francesco I a Luigi XIII, forse perché le trovo tutte grandi, con una magnifica semplicità e una maestosità intrisa di onerosi doveri»
La collezione è ricca di artigianalità , mantelle preziose , cappotti lunghi di velluto , indumenti a trama tipo rete , ricami , applicazioni gioiello e perle . Il gusto rinascimentale riportato nella collezione , ma abbinato a pezzi contemporanei , tipo i leggings dal colore chiaro indossati sotto a mini abiti , gonne a scacchi o giacche redingote. Non possono mancare le giacche corte con taschini i modelli storici della maison , mini shorts indossati con giacche classiche, giacche da biker in pelle cerata con ricami di cristalli alle maniche e collari di perle che sarebbero di moda anche alla corte di Caterina de’ Medici .
I tessuti sono preziosi e particolari , pizzi arricchiti da piccole borchie e damaschi ricamati si mescolano all’immancabile tweed . Il Colore dominante della collezione è il nero, sempre un omaggio Caterina de’ Medici , nel periodo in cui divenne vedova e decise di vestire solo in nero , ma come nello stile Chanel , il nero viene abbinato con il bianco , l’oro e il rosa cipria .
E in questo periodo di incertezze , mentre molti organizzano eventi e presentazioni online , Chanel sceglie ancora le sfilate per raccontare la propria storia.