Nel quartiere Pendino di Napoli, affacciata sulla Piazzetta Grande Archivio, dove è anche la barocca Fontana della Sellaria, troviamo la chiesa di Santa Maria Stella Mari
L’odierno edificio, eretto nel 1907 fu sede dalla Reale Arciconfraternita di Santa Maria Stella Maris e San Biagio dei Caciolii. La sua fondazione è attestata sull’iscrizione del portale.
La chiesa di stile prevalentemente neogotico, presenta un impianto rettangolare a due livelli (uno fuori terra e uno ipogeo).
Presenta elementi tipici del neogotico come bifore ad arco acuto, un campanile quadrato cuspidato, oltre a stucchi con decorazioni di angeli e motivi naturali.
La chiesa però dopo solo venti anni a causa della mancanza di manutenzione cadde in un crescente degrado, fino a quando nel 1977 fu trasformata in spazio commerciale e deposito, con l’aggiunta di un soppalco in ferro e laterizi che ha alterato la struttura originale.
Dal 2016, l’ex Arciconfraternita affidò la chiesa all’associazione “I Sedili di Napoli”, con l’intento di recuperarla e destinarla a uso collettivo, ma invano, allo stato attuale la chiesa è in un pietoso stato di degrado.
All’interno è possibile vedere infiltrazioni d’acqua, umidità, distacchi di intonaci e stucchi decorativi ormai quasi del tutto spariti. Anche se durante il periodo natalizio la chiesa viene riaperta con la speranza di sensibilizzare le autorità competenti, i lavori di restauro non sono ancora stati avviati.
Questa chiesa ormai rappresenta un patrimonio dimenticato, in attesa (si spera) di un recupero e valorizzazione.



