Quante volte durante una partita a carte con gli amici ci siamo sentiti dei veri e propri croupier professionisti? Magari anche atteggiandoci nel mischiare le carte nella maniera più strana possibile, servendo i giocatori con rapidità e dichiarando la vincita di uno di loro. E allora perché non diventare davvero un croupier, magari realizzando un sogno che si ha sin da bambini. Certo la domanda che ognuno si pone a questo punto è come si faccia a intraprendere quella carriera, specialmente in Italia. Nessun problema, nelle prossime righe cercheremo di dare una piccola guida per poter diventare croupier nel nostro Paese.
Innanzitutto bisogna sapere che questo è uno dei mestieri più datati, visto che pone le sue origini nel Medioevo. Nelle corti, infatti, esisteva una figura che serviva i partecipanti ai diversi giochi di società e che era definita, con un termine francese, Chavalier Accroupi. Da qui, dunque, nacque la figura del croupier, ossia colui che serve i giocatori al tavolo. Un lavoro che regala diverse soddisfazioni, sia in termini personali che economici, per il quale, però, servono alcune predisposizioni naturali. Per esempio l’attenzione e il rigore nello svolgere le diverse mansioni richieste e nel garantire la regolarità di ogni singola mano. Un compito arduo ma fondamentale per evitare anomalie nel pagamento delle vincite. Il croupier, infatti, deve riuscire a far giocare più mani possibili in un determinato lasso di tempo, in modo tale da aumentare le giocate e gli incassi potenziali del casinò per cui sta lavorando, stando attento, però che non avvenga alcuna irregolarità durante il gioco.
Ovviamente, poi, ogni croupier che si rispetti dovrà anche rendersi disponibile a compiti di assistenza dei clienti, in modo tale che anche coloro che sono alle prime armi, possano acquisire sin da subito una certa padronanza delle regole del gioco cui si cimentano, che sia poker, al quale ultimamente giocano anche alcune unità robotiche con Intelligenza Artificiale in grado di battere i migliori giocatori al mondo, roulette o blackjack. Inoltre, esistono tutta una serie di mansioni da sbrigare quotidianamente per permettere al gioco di avere inizio. Su tutte l’allestimento certosino del tavolo da gioco, controllando che le fiches siano ben sistemate e puntate, accettando le scommesse prima che la mano abbia inizio. Infine, il croupier deve dichiarare il vincitore, calcolarne velocemente la vincita, raccogliere le fiches delle scommesse perse e riallestire il tavolo per una nuova mano.
Cose che sembrano facili da fare, ma che non lo sono specialmente se davanti, come spesso capita, si hanno giocatori provenienti da altri paesi, il che costringe il croupier a dover conoscere a menadito almeno una seconda lingua, come l’inglese. Questo per potersi interfacciare con tutto il pubblico presente in scioltezza, dando un tocco internazionale anche al casinò per cui si lavora. Ovviamente per diventare croupier non basta avere una naturale predisposizione a questo lavoro, ma esistono dei veri e propri corsi di formazione in tutta Italia che permettono di acquisire le basi del mestiere, con diverse specializzazioni. Questi corsi possono avere durata diversa a seconda dell’ambito che si è scelto: dalle oltre 100 ore per chi vuole diventare croupier a tutto tondo, con la possibilità di lavorare anche in un casinò online italiano, comprensivo di nozioni linguistiche e di calcolo matematico, alle 50 di chi si specializza solo nell’ambito dei giochi americani, diventando dealer. Alla fine di ogni corso, poi, ci sarà un esame cui sottoporsi. Se lo si supera si riceverà un attestato che abilita alla professione di croupier. Da quel momento si avrà la strada spianata per diventare uno dei migliori croupier del mondo.