Napoli Comicon, 29 aprile – Si è appena conclusa la conferenza stampa di presentazione della nuova creatura di casa Bonelli: Creepy Past, firmato da Bruno Enna e Giovanni Di Gregorio (sceneggiaturea), e Giovanni Rigano (disegni).
Annunciato a Lucca Comics 2017, con un numero zero di presentazione, è il frutto di un anno e mezzo di lavoro, e di un’intuizione del figlio di Bruno Enna, che ha introdotto il padre al mondo dei creepy pasta. È dallo strano calderone dei racconti di paura della rete, che gli autori sono infatti partiti, per creare qualcosa che si preannuncia molto lontano dalla Bonelli classica: un’altra apertura ai lettori delle nuove generazioni dunque, appartenente alla stessa linea editoriale di Dragonero adventures.
Per Enna, i creepy pasta sono “un nuovo modo di vivere i racconti de paura, una storia che vive fra realtà e immaginazione”, una leggenda metropolitana che viene continuamente rimaneggiata. Ed è proprio sulla linea della frontiera che si gioca l’idea della narrazione, secondo Di Gregorio. La serie infatti percorre costantemente un triplice confine: di target, in quanto trasversale a diversi pubblici; esistenziale, perché racconta quell’età di passaggio che è l’adolescenza; narrativo, ponendosi appunto, come i creepy pasta fanno, tra realrà e fantasia, chiedendosi “fino a che punto la narrazione crea una realtà nuova”.
Ma la frontiera è in fondo anche di tipo stilistico: l’apparato grafico si basa su una serie di variazioni ed eclettismi. Innanzi tutto lo stile del Rigano, che si pone di per sé a cavallo tra manga, fumetto francese e suggestioni bonelliane: “Ho provato a mettere a frutto l’esperienza di lettore bonelliano e il lavoro per altri realtà (francese, disneyana, americana ecc.)” – ha spiegato Rigano –, “per me sono tutte variazioni sul linguaggio universale del fumetto.”
Ma anche variazioni dovute alla partecipazione di altri autori. Il primo arco narrativo della serie proseguirà infatti con numerosi disegnarori diversi, provenienti da varie formazioni ed esperienze stilistiche, dai manga a opere marvelianne: “ogni episodio avrà delle sue peculiarità” dice Rigano, il quale firma il primo e ultimo numero del primo ciclo narrativo.
Ambientato in una città non specificata (ma che per Rigano ricorda Edimburgo), in un presente che strizza l’occhio al futuro, la vicenda racconta di alcuni ragazzi, ospiti della fondazione REM per disturbi del sonno. I due protagonisti, Kiro ed Ester, si incontrano e scoprono di avere in comune proprio i creepy pasta. Racconti spesso metaforici, scaturiscono dalle paure vissute dai ragazzi, essi si sviluppano su internet attraverso i contributi degli stessi lettori (creepy pasta è un gioco di parola per copy-paste, copia-incolla).
“Abbiamo cercato di creare dei personaggi credibili in grado di strasmettere questa dualità”, ha spiegato Enna.
E’ già previsto un crosso over tra la serie e Dylan Dog: il prossimo Color fest ospiterà tre storie che faranno da ponte fra le due serie. Gli autori coinvolti proverranno dal team di creepy past, e saranno disegnate da Alberto Zanon, Federico Nardo e lo stesso Giovanni Rigano.
Comicon: Bonelli presenta Creepy Past
Nato sul finire della lontana e oscura epoca umana conosciuta come “anni '80”, è riemerso, più o meno trionfante, dal labirinto universitario durante la seconda decade del terzo millennio, riportando una laurea in giurisprudenza come macabro trofeo.
Nerd incallito e irredento, fagocita libri e fumetti di ogni tipo, delirando di improbabili super-poteri da ben prima che Downey Junior rendesse popolare la faccenda sfrecciando ubriaco nei cieli di Hollywood...
Il suo primo atto ufficiale come membro del team di Senza Linea è stato inventare la parola “Nerdangolo”, rubrica di cui tutt'ora si occupa per la gioia di sé stesso.
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