Nel quartiere di Materdei a Napoli, sorge un antico complesso conventuale. Fondato nel 1585 da Agostino de Juliis dell’Ordine dei Serviti, il complesso di Santa Maria di Materdei ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli. Nei rimaneggiamenti si distingue quello barocco del 1728 ad opera di Tagliacozzi Canale, di cui si possono ancora ammirare due piccoli portalini. Originariamente luogo di culto e meditazione, nel XIX secolo con la soppressione degli ordini religiosi, fu prima trasformato in caserma, poi come ricovero per le vedove dei soldati.
Con la riconsacrazione del 1848 per volere dei Borboni, la chiesa riacquistò il suo ruolo spiritualee riaprto al culto, divenendo parrocchia con il titolo di Santa Maria dell’Amore nel 1852.
All’interno, la chiesa presenta una struttura neoclassica con una navata unica sotto volta a botte lunettata, e un pseudotransetto dominato da una cupola a scodella. L’edificio ospita anche due tele eseguite da Gennaro Maldarelli, raffiguranti l’Annunciazione e il Battesimo di Cristo. Attualmente, il complesso è sede di un istituto scolastico.