PROSEGUONO GLI APPUNTAMENTI IN CITTÀ CON LA MOSTRA FOTOGRAFICA RELATIVA AL “PROGETTO CORPO” DI GIANLUCA VASSALLO FINO AL 10 OTTOBRE.
Si è appena concluso CagliariTiAmo, festival che ha visto come protagonisti i quartieri periferici di di Is Mirrionis, San Michele, Giorgino, Cep e Pirri nella città di Cagliari. L’evento ha superato le più rosee aspettative di partecipazione, coinvolgendo oltre 5000 persone tra adulti, giovani e turisti che, per le vie della periferia cagliaritana, hanno potuto partecipare alle azioni performative di attori e abitanti del luogo.
La settimana appena conclusa si è aperta nel quartiere Pirri, dove Emanuele Pittoni ha presentato il suo lavoro “Periferiche”, racconto di un confine urbano che non ha più voglia di mettersi in gioco. Il Teatro Dell’Armadio ha presentato “Amore e Tandos”, lettura di poesie tratte da “Maledetta la tua bocca, maledetta!” di Vanessa Aroff Podda. “Il Mare Minore – Se l’Isola è l’Orizzone” di Anastaiya Bogach, Andrea Congia e Samuele Meloni ha concluso la serata raccontando il rapporto tra l’uomo e il mare della Sardegna tramite l’utilizzo di strumenti tradizionali sardi.
CagliariTiAmo è poi continuato nel quartiere Cep dove LucidoSottile, con “L’uomo nell’armadio”, ha inscenato la quotidianità di tre uomini costretti ad affrontare le proprie idiosincrasie. “Mitomania”, della compagnia Batisfera, ha dato nuovamente voce al racconto mitologico mediante una veste coinvolgente e democratica. Consuelo Melis ha portato alla luce la vita di un’anziana signora alle prese con il rapporto madre-figlio nel suo spettacolo “Cagliari-Tana”.
L’ultima giornata di CagliariTiAmo si è svolta nel quartiere Giorgino, in cui Il Cinquetto ha regalato alcuni brani del repertorio ironico e dissacrante al pubblico. In chiusura, i Malasorti, trio composto da Francesco Medda, Emanuele Pittoni e Francesco Bachis, si è esibito in un concerto dalle sonorità sarde, tropicali e mediterranee. A seguire la grande festa conclusiva del festival, che ha sancito l’unione della comunità cagliaritana tutta.
Le giornate del 29 e del 30 settembre hanno visto come protagonisti i ragazzi dei quartieri interessati, coinvolgendoli in una serie di laboratori intenti a portare avanti lo spirito della compagnia LucidoSottile.
Gli appuntamenti del festival proseguono per le vie del centro cittadino con le foto del “Progetto Corpo” di Gianluca Vassallo, esposte fino al 10 ottobre 2022. La mostra prevede l’affissione di 320 fotografie ritraenti gli abitanti delle periferie che, con prepotenza, si riprendono il centro della città. Il progetto, da conoscere e da conservare nel nostro sguardo per continuare ad avere la libertà di cambiare punto di vista, è aperto a chiunque voglia rivendicare il diritto delle periferie a farsi sentire.
« Rivendico l’alleanza tra corpi, lo sguardo inflitto ai gesti distratti, la vita che si fa manifesta sui muri ancora caldi d’estate, tra il profumo del sugo, quello della varichina, che minacciano gli idrocarburi» – ha dichiarato l’artista Gianluca Vassallo.
«Rivendico d’essere stato presuntuoso, con la pancia piena, la testa sazia, a dare un volto alle periferie, me lo dico da solo che non ne avevo diritto, da solo mi dico che ne avevo facoltà: perché se i sazi, i benedetti, gli intellettuali, chi stampa denaro e chi lo conserva, ha un modo per non essere carnefice è rischiare d’essere travisato, ignorato, detestato per aver cercato, nel mondo che sta fuori dal centro, un centro nuovo, da cui discutere tutto, persino l’idea d’essere sazio.
Rivendico di aver fallito, d’essere stato romantico, d’aver guardato ai quei corpi con la certezza di averne chiari i bisogni, per arrivare agli occhi dell’ultima vita raccolta, sicuro di non sapere di nessun’altra che me, di nient’altro che della mia fortuna che mi ha concesso il tempo, la presunzione di immaginare i bisogni altrui.
Rivendico, in fine, l’opera che, nella sua imperfezione, rende visibile l’alleanza dei corpi possibile, tra chi vuole smettere d’essere carnefice e chi sa da sempre che il Centro è un’invenzione del Centro».
La direzione artistica del progetto è della compagnia LucidoSottile che, sotto la guida di Tiziana Troja e Michela Sale Musio, si occupa da vent’anni di consegnare ai luoghi non convenzionali e alle periferie la cultura delle arti performative, coinvolgendo in maniera naturale le categorie svantaggiate.
L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Cagliari – Assessorato alla Cultura (nell’ambito di Cagliari dal Vivo), Fondazione Sardegna, Cagliari Turismo e del Mibac, con il sostegno di Gi.U.Li.A GIORNALISTE – SARDEGNA, Sardegna Eventi 24, Eja TV, Banca di Cagliari, Great Prints, Fine Arts, Aula n°6, Publikendi, Spazio Temporin e Caffè 900.
La media partnership è di Radiolina che, grazie ai conduttori d’eccezione del programma CagliariTiAmo Radio, Lele Casini e Andrea Matta, ha portato il Festival al centro della comunicazione radiofonica regionale con interviste, contenuti editoriali e testimonianze in presa diretta di ciò che accade, giorno per giorno.
CagliariTiAmo è un sodalizio tra l’arte e i luoghi normalmente esclusi dalle rappresentazioni canoniche della cultura, realizzando così una complessiva azione performativa che abbatta la famosa “quarta parete” e porti lo spettacolo dal vivo sotto gli occhi di tutti.