Napoli – Cremonese 2-2 (6-7 d.c.r.)
Clamorosa eliminazione dalla Coppa Italia del Napoli di Spalletti, che al “Maradona” viene battuto ai rigori dalla Cremonese ultima in Serie A.
Come ampiamente prevedibile, Spalletti regala la ribalta a chi ha giocato meno nell’ultimo periodo: davanti a Meret (Sirigu è ad un passo dalla Fiorentina), la coppia centrale è formata da Ostigard e Juan Jesus, con il nuovo acquisto Bereszynski e Olivera ai lati.
A centrocampo, insieme a Ndombele c’è Gaetano, mentre Raspadori agisce dietro Simeone.
Elmas, capitano per una notte, a destra e Zerbin a sinistra completano il 4-2-3-1 degli azzurri, oggi vestiti con un’assai discutibile maglia celebrativa di San Valentino.
Il Napoli, all’inizio, fatica comprensibilmente a ritrovare ritmo e distanze, nonostante il predominio territoriale.
La Cremonese dal canto suo aspetta, riparte, e al 18′ addirittura colpisce in contropiede: è Pickel a sfruttare al meglio l’azione insistita sulla sinistra di Okereke, battendo di piatto da due passi Meret.
Gli ospiti sfiorano il raddoppio pochi istanti dopo, ma il diagonale dell’ex Venezia, su azione analoga, finisce largo.
Il Napoli prova a reagire, e a metà tempo protesta vanamente per un atterramento in aera di Gaetano.
I partenopei trovano comunque il pareggio poco dopo la mezz’ora: è Juan Jesus a ribadire di testa in rete, dopo il miracolo di Carnesecchi sul bolide di Ndombele e la successiva traversa colta da Simeone.
Il Cholito ci mette un paio di minuti per rifarsi, infilando il portiere ospite con una delle sue proverbiali incornate su cross di Zerbin e ribaltando il risultato.
Nonostante le difficoltà iniziali, la rete dell’ex Verona consente agli azzurri di terminare in vantaggio il primo tempo.
È Ndombele, tra i migliori dei suoi, a procurarsi la prima occasione della ripresa, rubando palla e servendo Raspadori, che però calcia fuori da posizione defilata.
Nel primo quarto d’ora del secondo tempo il Napoli controlla senza affondare il colpo, lasciando fin troppo spazio alla Cremonese.
Spalletti cambia alla mezz’ora: dentro Politano, Lobotka ed Anguissa per Zerbin, Raspadori e Gaetano, con conseguente ritorno al 4-3-3.
Il Napoli si rifà vivo in avanti al 75′, quando Elmas, servito da Simeone dopo un bello spunto individuale, si vede deviare il suo sinistro in corner.
Nel finale c’è spazio anche per Kim al posto di Ostigard e per Zielinski al posto di Elmas, che lascia a Meret la fascia di capitano.
Quando il risultato sembra in ghiaccio, però, gli ospiti pareggiano con Afena Gyan, bravo a raccogliere di testa il cross di Zanimacchia e a sfruttare la dormita della difesa napoletana.
Il maxi recupero non serve a nulla, e Maria Sole Ferrieri Caputi manda tutti ai supplementari.
Nel primo tempo supplementare il Napoli cerca il nuovo vantaggio senza troppe idee, ma si ritrova con un uomo in più a causa dell’espuldione di Sernicola, che rimedia il secondo giallo per un brutto pestone su Anguissa.
Spalletti sfrutta il sesto cambio, consentito nell’extra time, e sostituisce Ndombele con Osimhen, accolto dal boato del pubblico.
Il nigeriano ci mette 30″ per impegnare di testa Carnesecchi, e sulla respinta del portiere ospite Simeone coglie clamorosamente il palo a due passi dalla linea di porta.
Il Napoli, nel secondo supplementare, fatica a creare occasioni nonostante la superiorità numerica: a 5′ dal termine è Anguissa a sparare alto da ottima posizione.
Mentre inizia il diluvio, si arriva dunque ai rigori: è Lobotka a condannare il Napoli all’eliminazione, spedendo a lato il penultimo rigore della serie.
Passano dunque i grigiorossi, e il Napoli dovrà fare tesoro di quanto accaduto stasera, a partire dal derby di sabato: nessun avversario può essere affrontato con la sufficienza e la presunzione viste stasera al “Maradona”.