La patologia più frequente nell’apparato urogenitale del cane maschio è Il criptorchidismo. Si tratta della mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nello scroto attraverso il canale inguinale.
A meno che il testicolo non sia proprio assente, un testicolo ritenuto può alterarsi nella struttura causando, nelle migliori delle ipotesi, infertilità; ma il problema reale è la possibilità di trasformarsi in “altro” come una neoplasia.
Infatti il testicolo ritenuto potrebbe andare incontro a torsioni e le probabilità di trasformarsi in tumore sono elevatissime, in quanto non è fatto per restare alle altre temperature addominali o inguinali.
Le cause sono numerose: possono essere meccaniche, ormonali, ambientali, ma soprattutto genetiche (più spesso se bilaterale).
Ecco perché ad gli allevatori devono precludere la riproduzione ad un esemplare criptorchide.
Per la diagnosi è necessaria una visita del Medico Veterinario che monitora il soggetto giovane e che superati i 6 mesi solitamente consiglia controllo ecografico ed in età adulta orchiectomia.
Questa problematica può coinvolgere tutti i principali mammiferi che abitano le nostre case come animali da “compagnia”, anche gli esotici e non convenzionali.
Pertanto che abbiate preso un cane, gatto o coniglio maschio sappiate che è importante tenere d’occhio i suoi “gioielli di famiglia”.
Oltre alla castrazione è possibile eseguire cure ormonali o la castrazione chimica per il soggetto, ma solo il veterinario potrà indicarci la strada migliore per il nostro Pets.
Nel cane, ad esempio si stima che su 1000 , 150 cani hanno questa anomalia, in particolare quelli di taglia piccola.