Verona- Doveva essere la Domenica delle conferme,del bel gioco,dell’affermazione che Benitez è un grande stratega e che anche giocando con una squadra rimaneggiata,avrebbe dato il massimo per portare punti nella trasferta di Verona.Ma nulla di tutto ciò è accaduto,anzi,è stata la Domenica della conferma che un bomber è sempre un bomber,nonostante l’età.Parliamo di Luca Toni,autore della doppietta che ha spento gli euforismi partenopei,autori di una buona prestazione in coppa con la Dinamo Mosca.Molti gli errori tattici degli azzurri,un Hamsik ancora sottotono,un centrocampo nullo e una difesa praticamente allo sbando.La vittoria del Verona è meritata,ci ha creduto e ha raggiunto l’obiettivo di “vendicare” l’andata,ma le colpe maggiori sono da attruibuirsi alla squadra di Benitez,inconsistente nella manovra e dispersiva in fase offensiva.Ancora una volta buona la prova di Gabbiadini,che sostituisce Hamsik al 37′ del secondo tempo.Suo l’unico tiro realmente pericoloso che colpisce l’incrocio dei pali e lascia inviolata la porta difesa da Benussi.
La Partita
Sfida aspra, dura. Complicata per un Napoli aggredito e subito costretto alla resa: il Verona parte con una, due marce in più e al 7′ è già gol, con un assalto quasi solitario di Toni contro chi capita, nella difesa azzurra. Albiol, Mesto, Andujar (qualche colpa, del portiere), non si resiste alla furia-Toni che scaraventa la palla in rete. Vantaggio-Verona, delirio dei veronesi, gialloblu scatenati.
La differenza sta in questo approccio: non se lo aspettava, Benitez? La differenza sta in Toni-Higuain, il Pipita in panchina: è un lusso, per questo Napoli che arriva dallo 0-1 col Toro e dal 2-2 con l’Inter. Terzo posto in pericolo e qualche disagio che è un manifesto del marzo azzurro. Lo dicono i risultati, e non solo.
Dal gol alla mezz’ora, per il Napoli è sofferenza: a centrocampo c’è più corsa veronese, accanto a Toni ci sono Gomez e Jankovic, quantità e qualità. Le occasioni di quasi-gol di Gomez al 15′, Jankovic al 22′ e la palla lunga di Sala al 33′ che alimenta il panico sono il succo di questa mezz’ora a (quasi) tutto-Verona. Dopodiché, sulla spinta di Hamsik e di Mertens, qualcosa si muove dalle parti del Napoli. Non è tardi, è un logico ritorno alla normalità della squadra di Rafa, ci mancherebbe, ma non basta per rimettere le cose a posto nel primo tempo.
Benitez si agita molto, anche con l’arbitro. Mertens trova un paio di spunti, sulla pressione azzurra, e al 40′ di testa sbuca alle spalle della difesa veronese e va a un passo dal pareggio: palla sull’esterno della rete e riposo. Zapata, il vice-Higuain, fa quello che può e francamente è poco per questo Napoli. Fare a meno del Pipita diciamo che no, di questi tempi non si può.
Ripresa, e la voglia del Napoli di riaggiustare le cose finisce nel gorgo di un micidiale contropiede che al 6′ vede Hallfredsson volare a sinistra, traversone basso e la deviazione in mezza girata, cadendo quasi a terra, di Toni è un capolavoro da campione quale egli è. Verona al raddoppio, Napoli che non sa cosa fare. Se non sbattere la testa contro il muro veronese: restandone frastornato.
Il tiro lungo di Inler, parata difficile di Benussi al 20′, è lo squillo di (flebile) riscossa da parte azzurra. Ma è poco, troppo poco. Il possesso palla non giova dinanzi alla schieratissima difesa veronese e Benitez chiama a raccolta Higuain: basta riposo, a metà ripresa dentro lui dopo l’ingresso di Callejon con un avanti-tutta che è la carta della disperata ricerca della rimonta.
Spazio anche per Gabbiadini che al 43′ st da lontano scaglia il pallone sul palo. Nemmeno un pizzico di fortuna, per il Napoli, comunque colpevole di quanto ha subito, al Bentegodi. E di scelte di turn-over evidentemente non consone al momento di forma collettivo. L’espulsione di Sala al 44′ st e i 5 minuti di recupero non dicono altro. Se non ribadire la straordinaria carica del Verona, e le convulsioni di fine gara che producono ammonizioni a valanga.
Il Tabellino
VERONA-NAPOLI 2-0
Verona (4-3-3): Benussi 7; Sala 7, Rodriguez 6,5, Moras 6, Pisano 6,5; Obbadi 6,5 (26′ st Christodoulopoulos 6), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 7; Gomez 6,5 (21′ st Greco 6,5), Toni 8,5, Jankovic 7,5 (39′ st Martic sv). A disp. Gollini, Rafael, Brivio, Agostini, Marques, Campanharo, Fernandihno, Saviola, Nico Lopez. All. Mandorlini 7,5
Napoli (4-2-3-1): Andujar 5,5; Mesto 5 (22′ st Higuain 6), Albiol 5,5, Britos 5, Ghoulam 5; Lopez 5, Inler 6; De Guzman 5 (16′ st Callejon 5), Hamsik 5,5 (37′ st Gabbiadini 6), Mertens 6; Zapata 5. A disp: Rafael, Colombo, Maggio, Luperto, Jorginho, Zuniga, Insigne. All. Benitez 5
Arbitro: Banti
Marcatori: 7′ pt Toni (V), 6′ st Toni (V)
Ammoniti: Sala, Gomez, Obbadi, Tachtsidis, Chrstodoulopoulos, Toni (V), Ghoulam, Mesto, Albiol, Gabbiadini, Britos (N)
Espulsi: 44′ st Sala (V) per doppia ammonizione