Nelle sale della The Gallery Studio, in via G. Carducci 2, nella centralissima zona di piazza San Pasquale, a Napoli, è allestita la mostra personale dell’artista Guido Harari, dal titolo “Ritratti”, fino al 24 novembre 2018. La sua carriera artistica e professionale si svolge seguendo un duplice binario: da una parte fotografo di tante celebrità del mondo musicale e letterario, dall’altro, critico competente e collaboratore di diverse riviste di settore. A differenza di un altro grande fotografo, Anton Corbijn, che si sofferma su uno stile ritrattistico unico e poco ortodosso, con un ruolo determinante nel definire l’immagine pubblica degli artisti immortalati, in cui emerge l’anticonformismo, la sincerità e un lato inaspettato delle personalità sui quali punta l’obiettivo, Harari focalizza la sua attenzione in particolari momenti di una rock band o di una singola star, che vanno dal backstage al sottopalco, fino ad arrivare alla realizzazione delle copertine dei dischi.
“Patti Smith”-Guido Harari.
Il percorso espositivo accoglie il fruitore con una serie di istantanee che immortalano musicisti della tradizione partenopea, tra cui Pino Daniele. Sulle pareti bianche della galleria si susseguono fotografie a colori, a quelle in bianco e nero, in cui l’artista riesce, in entrambi i casi, a far emergere l’aspetto emotivo, la concentrazione o l’intensa passione per il proprio lavoro del singolo cantante o cantautore.
“Bob Dylan”- Guido Harari.
Ispirato dai grandi fotografi degli anni Cinquanta e Sessanta e, successivamente da Annie Leibovitz, ritrattista affermata per il suo stile caratterizzato dalla sinergia fra fotografo e modello, egli si è affermato nei primi anni Settanta collaborando con diverse case discografiche. Da allora ha allargato il suo raggio d’azione al reportage, alla fotografia pubblicitaria e di moda e, al progetto grafico dei suoi libri. Nascono importanti e produttivi lavori con artisti del calibro di Peter Gabriel, Patti Smith e Frank Zappa. Diverse sono le manifestazioni di apprezzamento nei suoi confronti, da Lou Reed che affermò: “Sono felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento”, a Laurie Anderson che aggiunse: “La sua è davvero una fotografia da kamikaze, molto diversa da quella di un paparazzo. Perché si tratta di autentica collaborazione. Guido non vuole rubarti nulla, vuole piuttosto provare ad andare oltre l’apparenza delle cose”.
“Peter Gabriel”- Guido Harari.
Questo riscontro positivo nel jet set internazionale si riflette anche in Italia, tante sono le collaborazioni con gli artisti nazionali, da Lucio Dalla a Fabrizio De Andrè, da Giorgio Gaber a Vasco Rossi, da Paolo Conte a Ennio Morricone.
“Paolo Conte”- Guido Harari.
La produzione artistica del fotografo e critico musicale immortalerà anche diverse “icone” del mondo scientifico, come Rita Levi Montalcini.
