Firmato da Mauro Boselli (soggetto e sceneggiatura) e Maurizio Rosenzweig (disegni), Dampyr 232 è la prima parte di un dittico che si concluderà con il prossimo numero. Il numero comincia una guerra nel multiverso che incrocia come al solito divinità di pantheon eterogenei in un intrico di cospirazioni difficile da tenere a bada. Irrefrenabile è anche il fan service di questo numero che, come dire, punta più sul fisico che sull’eloquio. Ma d’altronde se hai a disposizione una intera compagnia di guerriere, mostrala, no? Ma ci arriveremo. Per il momento, giusto per andare sul sicuro
ALLARME SPOILER
La maggior parte dell’azione si svolge nel mondo della compagnia delle guerriere (caso strano), già visto in Dampyr 173-174. Il numero si apre infatti su una rigogliosa giungla che copre un terzo del continente meridionale “senza soluzione di continuità” (sic!). A quanto pare su quella dimensione hanno appena scoperto l’America… O quello che passa per lì America: un grosso continente nuovo e potenzialmente pieno di roba utile. E quando una società di guerriere mezze nude e un gruppo di “città marinare” trova un continente nuovo, il continente nuovo è un continente morto.
Però in questo caso va bene, perché gli autoctoni a quanto pare venerano Cthulhu (ormai esce fuori ogni settimana).
Intanto sul piano terrestre, dalle parti di Praga, rientra in scena anche il cavaliere Savnok, che dopo aver mandato a monte i piani di Harlan per la serata (certo essere un’armatura piena di vermi incide molto sulle soft skills), convoca una mega-riunione trans-mondiale per portare un sacco di brutte notizie.
Che non si capisce bene quali sono.
Centra un signore infernale che non si trova, e che se ho capito bene ha ristrutturato casa prima di andare da qualche parte a comandare conquistare. Non svelo chi è per quei pochi romantici che ancora credono nel valore della sorpresa.
Convincendo i protagonisti a fare l’ennesima gita-fuori-porta interdimensionale potenzialmente mortale, il buon cavaliere promette questa volta un viaggio comodo. Sfoggia infatti un lasciapassare ufficiale da agente speciale, firmato, controfirmato, e protocollato in triplice copia su carta da bollo ministeriale…. Una roba che Kafka levati proprio. Chi sa perché l’associazione fra Inferno e burocrazia viene sempre così facile… Per altro è da notare come l’ufficio emigrazione del principe Iblis sia molto meno surreale di certi ministeri…
Come accennato, grande girl power in questo numero. Alle guerriere del titolo è affidato gran parte dell’effetto wow, tanto da ricordare in più di un’occasione un’episodio di Druuna, interrotto prima di diventare interessante.
Confesso che non ho mai capito come faccia un guerriero esperto andare a combattere seminudo, a qualsiasi latitudine e in luoghi ignoti. E soprattutto dovrebbe venirgli in mente di farlo. O perché chiunque dovrebbe essere anche solo vagamente sfiorato da questa idea.
Ma sicuramente mi sfugge la finezza tattica di tali scelte.
L’esplosivo charm delle protagoniste fa emergere anche l’anima da comare del buon Savnok, che non smette di dare di gomito sulle precedenti avventure sentimentali di Harlan e Kurjak nel mistico mondo delle asce in wonderbra.
Completa la sottotrama sentimentale, il siparietto decisamente cringe da commedia della gelosia (appena accennato, va detto) fra Kurjak, Tesla e la versione medieval-fantasy femminile di Nick Fury Dandy. Per altro Kurjak grande protagonista morale dell’episodio, dato che conferma la sua abilità di risolvere le questioni più spinose a occhiatacce. E un fucile da assalto con infinite ammo. Ma soprattutto a occhiatacce.
L’apparente anticlimax del finale è un in realtà un cliffhanger che fa da preludio alle probabili botte da orbi in stile assedio del prossimo numero.
Ma queste sono solo supposizioni.
Dampyr 232 – La compagnia guerriera
Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore
Autori: Mauro Boselli Sceneggiatura, Maurizio Rosenzweig
Prezzo: 16×21 cm, b/n, pp. 96, € 3,90