Come ricorderanno i nostri più affezionati lettori, in un articolo di fine dicembre ( https://www.senzalinea.it/giornale/nuovo-emendamento-per-consentire-ad-i-veterinari-di-prescrivere-farmaci-equivalenti/ ), parlammo dell’approvazione dell’emendamento della Deputata Patrizia Prestipino che consentiva ai Medici Veterinari di prescrivere farmaci “umani” (meno costosi) agli animali. Il rivoluzionario emendamento 81.01 restava solo in attesa della firma del Ministro Speranza per divenire attuativo.
La firma è arrivata, ma l’emendamento si è trasformato nella bozza del “Decreto Speranza” e tutti, incoscientemente gioiamo di questo dimenticando la famosa regola del Casinò: <<il banco vince sempre!>>.
Ebbene si, infatti evitando testate approssimative o sensazionalistiche e rivolgendosi ai diretti interessati, ossia i veterinari, come è facilmente evincibile, ad esempio dalla Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, il testo del Decreto “con una mano dà e con l’altra toglie”: nelle bozze, contrariamente a quanto dichiarato dallo stesso Ministro, AIFA stilerà un lungo elenco di farmaci ad uso umano vietati e ridotti anche agli usi in deroga come non prescrivibile.
Questo significa che non verrà ampliato l’accesso alle terapie medicinali, ma ridotto.
AIFA nel famoso elenco da stilare non terrà conto solo dell’incompatibilità antimicrobica, ma sarà a libera discrezione ed il decreto cancella numerose opzioni di accesso che erano state concordate nel 2011.
Trattasi quindi di uno dei tanti decreti di facciata che strizzano l’occhio all’ondata animalista, ma in realtà restano profondamente specisti e limitanti, mettendo invece i Medici Veterinari, unici professionisti accreditati e deputati al benessere animale, in condizione di essere vessati e criticati dai loro clienti.
ANMVI ribadisce che se tali bozze verranno confermate si batterà su tutti i fronti, compreso quello Legale per tutelare i professionisti e gli animali.
La cosa ancora più assurda, sempre sottolineata da ANMVI è che ai Veterinari è stato fatto un vero e proprio “sgarbo”, infatti il Ministro, senza assolutamente informare e consultare preventivamente la Categoria Professionale, si è rivolto ai MEDIA con un comunicato che ha messo in serie difficoltà i Medici nei confronti dei clienti da subito richiedenti informazioni.
Ricordiamo che i Dottori sono rigidamente controllati e monitorati con la Ricetta Elettronica, un sistema informatizzato che non consente margini di errore.
Come viene ribadito infatti da ANMVI, l’unico vero sostegno da parte del Governo alle famiglie italiane che godono dell’amore di un amico a quattro zampe, nonché prova di reale interesse e coraggio nei confronti del benessere animale, delle persone e dei Medici Veterinari, sarebbe l’abbattimento dell’IVA sulle cure veterinarie e sul pet-food, la possibilità di detrazioni fiscali maggiori ed il riconoscimento di un “credito” d’imposta per i proprietari di animali da compagnia.