L’etimologia della parola,secondo Antonio Altamura,deriva dalla parola greca mastigophoròs,e cioè il portatore di frusta.”Mastuggiorgio” indica,anche se nel tempo il significato è un pò mutato,l’infermiere di manicomio o più genericamente il sorvegliante dei pazzi. Un’altra derivazione della parola,non del tutto improbabile,è spiegata nella figura di Mastro Giorgio Cattaneo,un castigamatti,che nel Seicento pretese di curare le malattie nervose con le percosse.Il Maestro Di Giacomo,con versi di più dolce follia,si ispirò proprio al nerboruto infermiere,nella sua “Si è Rosa ca mme vò“:
“Nzerrateme,nzerrateme addò stanno
tant’ate,comm’ a me,guardate e nchiuse,
addò passano ‘a vita,sbarianno,
pazze cuiete e pazze furiusse.
Nchiuditeme pe’ sempe ‘int’a sti mmura,
è o mastuggiorgio mettiteme allato.”
Oggi la parola ha una doppia valenza:definisce un uomo intrapendente e attivo,ma anche un violento disposto a tutto,pur di ottenere uno scopo.Nelle “sale del potere”,le due definizioni si sono spesso sommate,dandone una valenza positiva.