Diane Keaton, la musa di Woody Allen, vincitrice del Premio Oscar nel 1978 per Io ed Annie, protagonista di film drammatici e commedie, si è spenta l’11 Ottobre e lascia un grande vuoto nella scenta internazionale del cinema americano e non. Forse le nuove generazioni, a parte gli appassionati di cinema e gli studenti della settima arte, non potranno ricordarla se non in qualche commedia, l’ultima uscita nel 2024 intitolata Summer Camp insieme ad altri mostri sacri come Kathy Bates e Alfre Woodward.

Chi era Diane Keaton?
Diane Keaton, pseudonimo di Diane Hall nacque a Los Angeles il 5 gennaio del 1946. Nel 1970 iniziò a recitare in teatro e al cinema esordì con Il Padrino, a cui segurono Il Padrino parte II e Parte III. In quegli anni iniziò il sodalizio artistico con Woody Allen e grazie al loro quarto fil insieme, Io e Annie, appunto, l’attrice ottenne molti riconoscimenti importanti come lil Premio Oscar, il Golden Globe e il premio Bafta. In un’intervista, Allen parlò di lei come “il più grande amore della sua vita”. Nel 2006 Premiere, l’importantissima rivista francese sul mondo del cinema, la pose al 60º posto nelle 100 migliori interpretazioni di tutti i tempi. Dopo Woody Allen la sua carriera andò avanti come un tren. Grazie a Reds, di e con Warren Beatty (con cui intraprese una relazione durata il tempo delle riprese del film) si aggiudicò il David di Donatello come miglior attrice straniera nel 1982. Diane Keaton ebbe una carriera prolifica, anche grazie al suo talento poliedrico: fu attrice di cinema e teatro, regista e anche doppiatrice.
Il suo stile inconfondibile la rende protagonista anche alla pari di grandi artiste che hanno lavorato con lei. Per una incredibile coincidenza, infatti, molti dei suoi film hanno una trama incentrata su un terzetto affiatato di amiche, come ne Il club delle prime mogli con Goldie Hawn e Bette Midler dove tre amiche del college si riuniscono per dare una lezione ai rispettivi mariti fedifraghi. E’ chiaro quanto fosse amata dentro e fuori dal set: in questio giorni sono numerosissime le testimonianze di colleghi e colleghe sui social media. La stessa Goldie Hawn ha scritto “Non siamo pronti a perderti”. Francis Ford Collopa, che l’ha diretta giovanissima ne Il Padrino ha scritto: “impossibile descriverne il talento […] tutto di Diane era la creatività personificata.”
Lo stile di Diane Keaton.
Chiunque l’abbia seguita nei suoi oltre 50 anni di carriera non ha potuto fare a meno di notare l’originalità, l’unicità e lo stie inconfondibile di Diane Keaton. Non era una che si uniformava, specialmente per i canoni della moda. Il suo abbigliamento alla gargonne, quasi sempre in pantaloni, i suoi capelli lisci, i cappelli e gli occhiali. Salvo alcuni casi, il suo look inconfondibile è presente in tutti i suoi film, come se un tacito accordo tra lei e i produttori le consentisse di mantenere la sua individualità e infonderla nel personaggio che interpretava, rendendolo ancora più iconico. Come accennato, ebbe relazioni con i suoi colleghi, anche con Al Pacino, ma non si sposò mai. Era una donna perfettamente in grado di vivere senza un uomo accanto, ma senza soccombere alla solitudine. Questo anche grazie ai figli che ha adottato in età matura: Dexter, nata nel 1995 e adottata nel 1996 e Duke, nato nel 2000, adottato nel 2001. Proprio come in Baby Boom, ha saputo crescere i figli da sola e in piena serenità. In questi giorni difficili, i due hanno chiesto il rispetto della privacy per elabirare il loro lutto.
Diane Keaton, come conoscerla.
La salute di Diane Keaton è sempre stata segnata dalla bulimia e negli ultimi tempi la sua salute era peggiorata velocemente. Lascia un grande vuoto nel mondo del cinema e speriamo che le future generazioni possano conoscere i suoi ruoli iconici, fatti di allegria, fragilità, grande senso materno, con quel pizzico di autorità che la rendeva forte come madre e spiritosa abbastanza da poter essere la migliore amica persino per una ragazza più giovane. Per conoscerla al meglio, consigliamo di vedere alcuni titoli di rilievo. Ovviamente Io ed Annie, di Woody Allen, Il Padrino, Il Club delle Prime Mogli, La Neve nel Cuore e Tutto può Succedere con Jack Nicholson.


