Trama:Valle del Sesia. Due sguardi si incrociano alle porte di un albergo immerso in un bosco lussureggiante. Appartengono a due donne, Giulia e Anna, le cui parole si perdono nel mormorio del fiume che scorre veloce davanti a loro. Sono due estranee, eppure confidarsi l’una con l’altra è naturale, come se si conoscessero da sempre. Qualcosa infatti le accomuna, anche se hanno avuto esistenze completamente diverse.
Giulia, capace di sentire sulla propria pelle le ferite altrui, vuole scoprire la storia di zia Laura, che le ha insegnato a essere coraggiosa e a sfidare le regole per crearsi le proprie. Anna, schiacciata da
un’educazione rigida e da un peso troppo grande, è in cerca di risposte sulla madre Stefania, una donna affascinante ed enigmatica che si è spenta improvvisamente quando lei era solo una ragazzina, lasciandola
in balia di dubbi e incertezze. Entrambe sperano che attraversare il ponte che conduce a quel luogo possa aiutarle a fare un passo avanti verso il futuro. Perché, in passato, altri due sguardi si sono posati sulle stesse acque scintillanti.
Quelli di Laura e Stefania, che hanno affidato alla corrente i loro segreti, gli stessi che, ora, stanno per essere rivelati, per permettere a Giulia e Anna di scorrere libere. Laura Martinetti e Manuela Perugini sono
due scrittrici capaci di scavare nelle pieghe più nascoste della psiche umana, con una penna delicata. Dopo Nient’altro al mondo, tornano in libreria con un romanzo che si interroga sull’eredità delle generazioni
precedenti, chiedendosi se le nostre scelte possano essere completamente indipendenti dal cammino di chi ci ha aperto la strada.
Garzanti
Recensione: Un romanzo che conquista sin dalle prime pagine grazie a una scrittura delicata, evocativa e profondamente umana, un’opera sensibile, introspettiva e toccante.
Il titolo, Dolce acqua, è già una promessa: rimanda a una dimensione fluida e quieta, ma anche alla profondità nascosta sotto la superficie. Le autrici riescono a trasportare il lettore in un mondo fatto di emozioni autentiche, legami familiari e parole non dette che trovano finalmente la forza di emergere.
La storia è popolata da personaggi ben delineati e realistici. Ognuno di loro sembra portare con sé una ferita e una possibilità di rinascita, rendendo il romanzo un viaggio di guarigione e consapevolezza.
Bella la narrazione su più piani temporali, corale e ben costruita, non confonde, ma ammalia. Sapere del passato delle donne protagoniste è piacevole, c’è curiosità a conoscere, cercare di capire e svelare.
Stupende sono le foto a fine libro che rendono tutto più vivo e realistico.
Lo stile è sia semplice che ricercato, mai banale e ridondante, piuttosto intimo. Il risultato è un racconto che resta nel cuore anche dopo l’ultima pagina.
Dolce acqua è un libro che si legge con piacere, assaporandolo, e che lascia una sensazione di dolce malinconia e gratitudine. Consigliato a chi cerca una lettura profonda, elegante e capace di parlare all’anima.
Laura Martinetti vive a Torino dove lavora come architetto libero professionista. Dipingere, progettare, creare, fanno da sempre parte di lei.
Manuela Perugini, avvocato, torinese di nascita, vive e lavora a Milano, dove è socia di uno studio legale.