Durante il lookdown ,dovuto alle misure di sicurezza prese dal governo per evitare la diffusione del virus, in Campania si era riusciti ad avere una diminuzione dell’inquinamento: ritorno di delfini e squali nei golfi ,flora rigogliosa ed acque limpide e pulite;persino nel fiume Sarno,il quale è stato tristemente nominato per anni come “il fiume dei veleni“.Il giorno dopo la grande riapertura però, le aziende hanno ripreso la loro attività illegale di sversamento nelle acque del fiume ,rendendole nuovamente scure,torbide e maleodoranti.
Questa incresciosa situazione è stata verificata anche dal ministro dell’ambiente Sergio Costa che ha commentato l’accaduto sul suo profilo Facebook con queste parole:“Al primo giorno di allentamento dei divieti e di riapertura delle aziende, sono ricominciati gli sversamenti. Per questo, anche grazie alle vostre segnalazioni, subito ho attivato i Carabinieri del Noe per controlli e indagini in zona, indagini prontamente partite. Confermo quindi che tutti gli enti preposti sono sul posto per controllare e per individuare il colpevole. Non possiamo tollerare che gente senza scrupoli riporti inquinamento e devastazione laddove la Natura stava riprendendo i suoi spazi”. L’Autorità del distretto dell’Appenino Meridionale ha effettuato anche dei campioni del fiume e dei suoi affluenti principali.
il 7 Maggio invece è stata annunciata la vista di una macchia nera sparsa dalla foce del canale Agnena nel mare davanti a Castel Volturno (CE) e per questo sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine e della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha aperto un indagine per inquinamento ambientale, i tecnici dell’Arpac hanno prelevato dei campioni di acqua contaminata, in esame nei laboratori addetti, e la Capitaneria di Porto sta verificando l’origine dello sversamento.L’area interessata oggi è stata sorvolata con i droni, sempre nel tentativo di individuare con precisione il punto dello sversamento.
Nonostante abbiamo visto quanta bellezza la natura ci regala ,non siamo capaci di conservarla.Dobbiamo capire che ,purtroppo, il virus più pericoloso per il pianeta siamo noi.