Ormai la linea “eco-friendly”sta promuovendo il riciclo e la sostenibilità in ogni modo e forma.
Già avevamo sentito parlare di carta create con lo sterco di elefante, capra e mucca; da pochissimo la “Sastres Paper”, piccola azienda, in quanto catalana, non poteva che promuovere la carta derivante dalle feci del proprio simbolo identificativo: il “burro catalán”, ovvero l’asino catalano.
Questa antica razza che discende dall’Asino Somalo e della quale parlava già Plinio il Vecchio è caratterizzata da un manto baio scuro o nero con sfumature ramate sulle orecchie e sul dorso e con muso, contorno occhi e ventre chiari.
Si tratta tra le razze di asino più grandi, può arrivare ad 1,70 m di altezza e pesare più di 450 kg. Nonostante la mole resta longilineo e forte.
La sua calma, dolcezza e voglia di collaborare lo diffusero in maniera spropositata in Catalogna all’inizio del 1900, tanto che se ne contavano oltre i 50.000 capi. Addirittura a New York nel 1916 venne eletta miglior razza asinina al mondo, tanto da utilizzarlo per crearne altre razze note, tra cui la nostra carissima Martina Franca.
L’azienda che già si era specializzata nella produzione di carta artigianale, ma da ormai un anno, con il principio della pandemia e della diminuzione della produzione si è lanciata in “esperimenti” a base di letame di varie specie animali.
La “Dung Paper”, questo il suo nome, ha uno spot geniale, ironico e vincente che cerca di affrontare col sorriso la crisi che tutti stiamo vivendo a causa del Covid-19: <<Carta di merda per tempi di merda>>. Le deiezioni di questo fantastico erbivoro, ricche di fibre,
La produzione della carta inizia mescolando le feci con l’acqua per poi pressarlo ed essiccare.
Ogni foglio viene realizzato con antico metodo artigianale rivelandosi un prodotto eccellente sia per scrivere e disegnare che per stampare, il colore è caratteristicamente marrone, ma assolutamente inodore.
Come diceva DeAndrè: <<dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior>>. In questo caso a fruttare a Jordi Torrent, Coordinatore Generale, e ad i suoi collaboratori sono euro sonanti, infatti ogni foglio ha il costo di ben 1,60 euro.
Che dire, gli asini sono stati per anni sfruttati e visti in maniera utilitaristica, quando non sono stati più utili li abbiamo dimenticati ed abbandonati… si può dire che solo negli ultimi 15 anni abbiamo riscoperto il piacere di una relazione sana e priva di abuso, quindi è giusto che oltre ad essere divenuti compagni d’eccellenza per gli Interventi Assistiti, anche le loro feci divengano per noi un tesoro inestimabile!