Il 15 marzo 2019 ho assistito alla prima del film: “ Ed è subito sera… “
Ed è subito sera è il titolo di una poesia di Salvatore Quasimodo che un ragazzino adolescente di nome Dario Scherillo portò in terza media come tesina agli esami.
Sicuramente non avrebbe mai immaginato che sarebbe diventato il titolo del film a lui dedicato dopo la sua morte.
Il film drammatico diretto da un magistrale Claudio Insegno racconta l’epilogo tragico della vita di Dario (interpretato da un sempre più bravo Gianluca di Gennaro)onesto ragazzo dell’ hinterland napoletano, che conduceva una vita normale tra lavoro, famiglia e fidanzata.
Il resto del cast annovera l’icona internazionale Franco Nero e Gaetano Amato, oltre ad un nutrito numero di attori esordienti.
Dario fu ucciso il sei dicembre 2004, caduto sotto il fuoco delle faide di camorra per il controllo del territorio (in questo caso al centro della lotta ci sono le cosiddette “palazzine”, zona confinante tra Casavatore e Secondigliano) per uno scambio di persona.
Il film segue due binari paralleli, la vita di Dario, giovane di belle speranze, onesto e pulito e le guerre di camorra, cupe e violente, è un po’ un susseguirsi di immagini buone e cattive, tra il bene e il male, la pioggia ed il sole. Chi non fa parte di certi sistemi dovrebbe essere lasciato fuori, ma a volte il destino decide diversamente e, i due binari apparentemente lontani improvvisamente si intersecano.
E’ un film sul sociale che verrà proiettato nelle scuole per educare e sensibilizzare i giovani, una pellicola che insegna tanto sul male interno che abbiamo in Campania. Un percorso pregno di rabbia insoluta che ti resta dentro. Dario potrebbe essere chiunque di noi.
Ad oggi i suoi assassini non sono stati trovati.
Dal 21 marzo in tutti i cinema italiani.
Da vedere per non dimenticare.