E’ dal 14 maggio in rotazione radiofonica Elefanti, il nuovo singolo di Annibale, al secolo Nicolò Annibale, giovane artista napoletano, che comincia nel 2019 questo nuovo progetto. Molto talentuoso, non è solo un cantautore ma si è cimentato anche nella regia del suo stesso brano. Scrive pezzi anche per altri artisti.
– CIAO ANNIBALE! BENVENUTO A SENZA LINEA E COMPLIMENTI PER LA TUA MUSICA! Tu sei campano, come me, quanto sei legato alla tua terra?
Ciao ! Grazie ! Sono molto legato a Napoli e alla Campania, anche se a volte ho un legame un pò contrastante con tutto questo, con le mie origini e con Napoli. Ci sono momenti in cui ne sono profondamente innamorato e altri momenti in cui la odio, per tutto quello che potrebbe essere e decide di non essere. Dico spesso che andrò via e alla fine sono sempre qui, seduto di fronte al mare.
– Nei tuoi brani alterni l’italiano al napoletano, cosa ti viene più naturale?
Non lo so, non credo sia questione di naturalezza ma semplicemente una necessità comunicativa che mi porta a scrivere sia in italiano che in napoletano, più un bisogno. Scrivo quello che mi passa per la testa nel modo che più è affine ai miei pensieri.
– “Elefanti” è il tuo primo album, quante tracce contiene?
“Elefanti” in realtà è il primo come Annibale, ma è il secondo nel mio percorso artistico. Ha tredici tracce, più una ghost strumentale che è una rivisitazione di “Elefanti”.
– L’album racconta una storia? Ha un filo conduttore?
Io lo considero un concept, tutte le tracce sono legate da un unico filo conduttore che è il percorso di vita dell’uomo, dell’essere vivente. “Elefanti” cerca di raccontare, con i miei occhi, quello che sono le emozioni, i sentimenti, le sensazioni che proviamo nella vita: tristezza, amore, solitudine, felicità, empatia, lontananza e un pò di cose che credo di aver visto passare nella mia vita e nella vita delle persone che mi girano intorno.
– Come dove e da chi è stato girato il videoclip del brano?
Il video è stato girato a Napoli, tra il centro storico e Bagnoli, poi c’è anche casa mia. E’ stato girato da me è Domenico Scala, con cui ci siamo trovati subito. E’ stata la prima esperienza alla regia e devo ammettere che mi è piaciuto.
– Sei tu a scrivere tutte le tue canzoni?
Si, scrivo io le mie canzoni..cerco di essere il più possibile “cantautore”, scrivo sia i testi che la musica anche se ultimamente sto lavorando anche a delle cose non completamente mie. Con “Elefanti” ho lavorato con Giovanni Bellino anche agli arrangiamenti.
– Il tuo nome d’arte fa riferimento solo al tuo cognome o ti senti proprio “figlio di Annibale”,come avrebbero detto gli Almamegretta?
Mi sento proprio Annibale, non solo figlio. Una frase che è diventata fondamentale nella mia vita è “o troveremo una strada, o ne costruiremo una”. La storia racconta che la usasse Annibale, io credo che sia così e come cantano gli Almamegretta, si credo anche che “siamo tutti figli di Annibale”.
– Che progetti hai per il futuro?
Per il futuro più vicino ci sono un pò di live, un nuovo videoclip e l’uscita dell’album ad ottobre. Pensando ai prossimi mesi, stiamo lavorando a delle nuove produzioni e alle nuove canzoni. Meglio non fermarsi mai.
Elefanti traccia che dà il titolo al nuovo album di Annibale, in uscita dopo la prossima estate, parla del percorso degli esseri umani che “come elefanti” affrontano la vita. Cerca, attraverso delle sonorità che spaziano tra il soul e pop, di raccontare i quelli che sono i sentimenti e le sensazioni che l’uomo incontra nel proprio percorso: amore, solitudine, tristezza, lontananza, speranza. É la traccia che nel complesso riesce a raccontare al meglio l’intento di Annibale di raccontare il suo punto di vista riguardo la vita e il percorso dell’uomo.
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Elefanti è la traccia guida che spiega tutto quello che cerco di raccontare con questo concept: la vita fatta di sentimenti, sensazioni, di scelte. Elefanti è accettare la vita nel pieno del suo svolgimento perché se è vero che con infinito non si determina la fine, bisogna cogliere le sfumature dell’intero percorso per giungere alla consapevolezza dell’arrivo.
Il videoclip del brano, diretto da Annibale e Domenico Scala, con poche immagini cerca di raccontare con il bianco e il nero e con il susseguirsi di scene di alcuni film ai protagonisti, quello che è il riflesso della solitudine e della lontananza impersonificata dalla continua presenza di Annibale nella scena. Il videoclip si chiude con un’apertura a colori cercando di raccontare come non sempre “la fine” sia la fine di tutto.
Link al videoclip ufficiale: https://youtu.be/ByiBPbZDVq0
Bio
ANNIBALE è un progetto cantautorale nato da Nicolò Annibale (“Ce voglio credere”, Europhone Records/Audioglobe 2016), che trova ispirazione nella letteratura e nel cinema. Dopo un lungo percorso di studi nel 2019 termina le registrazioni del suo “nuovo” primo album “Elefanti”, album che vede la mescolanza di italiano e napoletano, con sonorità che spaziano tra il soul e pop, completamente registrato in analogico. Pubblica, il 25 gennaio, il primo brano “Liberami” in anteprima sul All Music Italia. Nel corso del 2020 pubblica i singoli “Altrove” e “E maggio se ne va”. Il 12 gennaio pubblica il primo singolo del 2021, “Storia di un cantautore” (feat. Peppoh), in anteprima sul Corriere del Mezzogiorno e su Il Mattino.
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