Negli spazi del “P.R.A.C”, Piero Renna Arte Contemporanea, in via Nuova Pizzofalcone 2, a Napoli, a pochi passi da piazza del Plebiscito, è allestita la mostra “Legàmi”, di Enrico Cattaneo, fino al 27 aprile 2018. L’artista bergamasco indaga sul riciclo dei materiali esprimendone le potenzialità artistiche ed estetiche. Una analisi incentrata sulle nuove tecniche, come l’uso del gessetto e dell’incisione, fino ad approdare al cartone da riciclo, supporto ideale a rendere, attraverso la rappresentazione modellata per sottrazione della materia, immagini astratte e figurative di straordinaria bellezza. E’ un modus operandi innovativo di Cattaneo che con il taglierino, la fiamma ossidrica e la xilografia riesce a far emergere “antiche” immagini che trattano momenti di vita vissuta, flashback emotivi e legami familiari. Cartoni montati nel plexiglass o messi in cornice, dietro un vetro, ci restituiscono una visione cristallizzata dell’opera, in cui il tempo e la memoria sono i principali protagonisti dell’azione artistica. Ritratti e paesaggi, uomini, donne e bambini, tutti rigorosamente riprodotti su vecchi cartoni da imballaggio che sostituiscono la tradizionale tela e si trasformano in singolari dipinti. I cartoni riciclati, con tutte le loro imperfezioni e le superfici ondulate vengono sagomate pazientemente per delineare le forme desiderate, applicando dei colori a olio, per ottenere un effetto seppiato. In un’epoca nella quale siamo bombardati da immagini provenienti dai media, da internet, dal cinema, Cattaneo rielabora vecchie fotografie per farne un racconto personale e intimo. La tecnica usata ci restituisce una immagine in cui l’ordine e il disordine si compenetrano, una rappresentazione sfregiata da cui emergono figure deformate e al tempo stesso lineari. Il cartone viene aperto, lacerato, ricucito, ricomposto e rielaborato, viene privato della sua precedente funzione per assumere un nuovo significato, non più un bene “materiale”, ma “concettuale”. Liti infantili, patrie natie, zaini, descrivono l’universo con cui l’artista ha scelto di confrontarsi, un mondo di emozioni nascoste che attendono di essere liberate attraverso la materia. Osservando “La lotta” e “L’accordo”, (tecnica mista su cartone), un sottile fil rouge lega le opere di Cattaneo ai décollage di Mimmo Rotella, accomunati dalla ricerca artistica per sottrazione.
Interessante è anche il parallelismo fra alcune opere dell’artista bergamasco e la Pop Art, e alla Street Art del leggendario Banksy. In effetti, un comune denominatore lega Cattaneo al grande artista Robert Rauschenberg, l’utilizzo del cartone per l’indagine artistica, aderendo ognuno, ad una visione personale dell’Espressionismo.