Al Cinema Acacia continua “LIBERI”: la rassegna sotto la direzione artistica di Sergio Sivori, esperto del settore reduce dal successo del Vomero Fest. La rassegna, che è iniziata il 10 settembre e terminerà il 2 ottobre, è dedicata al cinema indipendente ma soprattutto mette in luce la creatività del nostro territorio perché promuove il cinema del sud. Proprio per questo motivo tra i film in programmazione non poteva mancare “Era giovane e aveva gli occhi chiari” di Giovanni Mazzitelli, grazie al quale il cinema napoletano si conferma protagonista su scala mondiale: la pellicola è stata selezionata in oltre trenta festival in quattro continenti e ha vinto ben diciannove premi!
Il film è uscito nelle nostre sale il 29 marzo di quest’anno, ma a chi lo ha perso consiglio vivamente di recuperarlo! Io ho avuto l’occasione di vederlo proprio all’interno della rassegna “Liberi”(la proiezione è avvenuta lunedì 17) e ne sono rimasta entusiasta!
Erano presenti in sala i produttori Antonio Acampora e Armando Ciotola, il regista e parte del cast per un breve dibattito con il pubblico. Mi piacerebbe riportare una riflessione emersa durante questo dibattito: perché le rassegne sono importanti?
Spesso ci capita di andare a vedere un film perché il protagonista è interpretato da uno dei nostri attori preferiti o perché porta la firma di un regista conosciuto, ma ragionando in questo modo è facile perdersi dei film più di nicchia, film di esordienti o film realizzati da piccole produzioni che varrebbero altrettanto (se non di più) la pena di essere visti! Questi piccoli grandi film vivono in una dinamica di occultismo a causa di quelle che purtroppo sono le leggi del mercato e le dinamiche distributive. Si fa molto leva sul nome dell’attore che tende a prevalere sul progetto, perché lo scopo è quello di guadagnare. Chi è avvezzo a un cinema di circuito di solito non guarda ciò che viene fatto al di fuori di questo. Ecco perché le rassegne sono importanti, soprattutto quando si parla di progetti indipendenti: perché permettono a questi film di continuare a girare e danno al pubblico una seconda occasione per (ri)scoprirli, come è accaduto a me con questa piccola gemma del cinema indipendente napoletano!
“Era giovane e aveva gli occhi chiari” è il ritratto psicologico di un regista trentenne in crisi con sé stesso e alla continua ricerca del senso della vita, ma soprattutto alla continua ricerca dell’amore. E’ il profumo di un sentimento ormai perduto a trasportare il protagonista in un turbinio di situazioni paradossali e al limite del verosimile. Quelle che seguiamo sono le (dis)avventure di un uomo che rischia tutto pur di ritrovare quel profumo. E’ proprio l’amore a muovere i fili di questa storia trasognata e malinconica che però non manca d’ironia. L’umorismo infatti ci accompagna per tutto il film enfatizzando situazioni e concetti, che in questo modo arrivano con maggiore efficacia allo spettatore e lo coinvolgono emotivamente! E’ molto facile rimanere coinvolti dall’odissea interiore del protagonista perché ognuno di noi almeno una volta ha pensato ciò che pensa lui e si è sentito proprio come lui. Non a caso il protagonista viene identificato come X per simboleggiare che egli potrebbe essere chiunque di noi! Il regista è stato molto bravo perché è riuscito a fare un ottimo lavoro con un budget limitato. Il suo è un film fresco, divertente, filosofico, con un bel ritmo: la visione fila liscia e non ci si annoia mai nonostante la complessità strutturale. Mazzitelli ha raccontato che in origine “Era giovane e aveva gli occhi chiari” avrebbe dovuto essere un romanzo, il che non sorprende dato che quello a cui assistiamo è il “flusso di coscienza” del narratore trasposto in immagini. Il film si costruisce tutto sul susseguirsi dei pensieri di X così come compaiono nella sua mente prima di essere riorganizzati logicamente, il che a volte può disorientare lo spettatore, ma dopotutto questa è la cifra stilistica del film ed è stato proprio osare con questa anti-struttura che ha portato tanta fortuna e tanto successo a Mazzitelli e alla produzione!
La pellicola è incentrata sulla figura di X, interpretato dallo strepitoso Mario Di Fonzo, ma “Era giovane e aveva gli occhi chiari” è soprattutto un film corale perché intorno al protagonista ruotano un’infinità di personaggi, tra cui anche un improbabile alieno di nome Alvin.
Tra gli altri interpreti troviamo nomi del calibro di Giacomo Rizzo, Fabio De Caro e Tina Femiano, ma anche tanti nuovi talenti! In merito a ciò il produttore Antonio Acampora ha dichiarato: “La cosa interessante di questo film è che ci ha dato la possibilità di mettere in risalto molti giovani attori emergenti, di farli stare sul set e confrontarsi.”
Il film è una produzione Cinema Fiction, che oltre ad essere una realtà produttiva nazionale nel campo dell’audiovisivo (ricordiamo il docufilm “Mirea” e i cortometraggi “Uomo in mare” con protagonista Marco D’amore e “La Confessione” con protagonista Fabio de Caro per la regia di Davide Dapporto) è anche scuola di recitazione cinematografica, infatti molti degli esordienti che hanno recitato nel film, come Tonia De Micco o Iole Casalini, sono proprio allievi della scuola.