Il Napoli soffre ma non molla: gli uomini di Spalletti, nonostante le fatiche di Champions e un’incertezza di Meret, battono il Bologna e conservano la vetta solitaria della classifica.
Gli azzurri hanno avuto il torto di non segnare in una prima mezz’ora dominata, pagando a caro prezzo qualche minuto di blackout, di cui un Bologna attento e cinico ha approfittato per passare in vantaggio con l’ex Bayern Zirkzee.
I partenopei hanno avuto il merito di cercare immediatamente il pareggio, e la fortuna di trovarlo con Juan Jesus, bravo a sfruttare un rimpallo favorevole ed a battere Skorupski nell’ultima azione del primo tempo.
Spalletti non ha aspettato oltre per cambiare volto alla squadra, inserendo a inizio ripresa Lozano ed Osimhen, e le sue scelte sono state immediatamente premiate.
Il messicano ha sfruttato il panico creato in area dal solito, inarrestabile Kvaratskhelia, per ribadire in rete il 2-1 solo 3 minuti dopo l’intervallo, ed il nigeriano ha siglato, a 20 minuti dal termine, il gol del definitivo 3-2, rimediando alla papera del portiere friulano, che aveva regalato il pareggio a Barrow pochi istanti dopo il gol del Chucky.
Vittoria sofferta, ma meritata al di là di quanto dica il punteggio, con tante occasioni non sfruttate dagli azzurri, che hanno anche probabilmente pagato la scarsa lucidità dovuta ai tanti impegni ravvicinati.
E’ giunta quindi al momento giusto la settimana di “sosta” della Champions League, che ha permesso a Spalletti ed ai suoi ragazzi di preparare al meglio il delicatissimo incontro di stasera (ore 20:45) all’Olimpico, contro la Roma di Josè Mourinho.
Il tecnico di Certaldo dovrà sicuramente fare ancora a meno di Rrahmani, che rientrerà dopo la lunga pausa invernale, mentre nutre ancora qualche speranza di recuperare Anguissa, le cui condizioni sono monitorate quotidianamente da inizio settimana.
Per il resto, in difesa potrebbe toccare ad Ostigard in luogo di Juan Jesus, con Mario Rui favorito su Olivera, mentre a centrocampo, se Zambo non dovesse farcela, sarà nuovamente Ndombele a completare il terzetto con Zielinski e Lobotka.
In attacco, con Lozano probabile titolare insieme a Kvara, c’è incertezza su chi giocherà centravanti, con Osimhen che potrebbe trovare posto dall’inizio dopo quasi due mesi.
I giallorossi sono nettamente in vantaggio nel computo dei 77 scontri diretti giocati nella Capitale in Serie A, con ben 34 vittorie a fronte di 30 pareggi e solo 13 blitz azzurri.
L’ultima sfida, giocata esattamente un anno fa, si è conclusa a reti inviolate: il 24 Ottobre 2021 i capitolini interruppero la striscia di 8 vittorie consecutive iniziali degli uomini di Spalletti.
Il Napoli era riuscito ad espugnare l’Olimpico qualche mese prima, anche se in quel caso si giocava ancora a porte chiuse per via del Covid: il 21 Marzo 2021 fu una doppietta di Mertens a regalare il successo ai ragazzi di Gattuso, impegnati in una disperata rincorsa alla qualificazione in Champions League, poi sfumata contro il Verona.
E’ quindi proprio la vittoria casalinga il risultato che manca da più tempo: il 2 Novembre 2019 finì 2-1 per la Roma di Fonseca, che grazie ai gol di Zaniolo e Veretout si impose sugli azzurri di…Davide Ancelotti, chiamato a sostituire in panchina il papà Carlo squalificato.
Curiosamente, quella fu l’ultima rete siglata da Zaniolo in maglia giallorossa all’Olimpico, e c’è da augurarsi che il talento ex Inter non stia aspettando proprio il Napoli per sbloccarsi.
Chi spera di sfatare un autentico tabù è invece proprio Luciano Spalletti, che in carriera non è ancora mai riuscito a battere Mourinho: l’ex tecnico dei giallorossi è andato vicino all’impresa nella scorsa stagione, quando solo una rete di El Shaarawy nel recupero salvò la Roma al “Maradona”.
Un ambiente entusiasta ed infuocato, una storica rivalità, i precedenti sfavorevoli, e soprattutto il valore dell’avversario, che quasi certamente proverà a mettere la gara sul piano fisico ed a chiudere ogni spazio a Kvara e compagni per ripartire in contropiede: sono tanti gli elementi che rendono il “derby del sole” un vero e proprio esame di maturità per il Napoli capolista.
Battere i giallorossi a domicilio non solo significherebbe restare ancora in testa da soli, ma soprattutto dimostrare, a sé stessi prima che agli avversari, che questo gruppo può davvero arrivare fino in fondo.