Settimana scorsa è stata presentata una nuova utilissima App presso il Ministero della Salute: Bocconi Avvelenati.
Sempre più spesso i gatti di colonia ed i cani patronali e non incappano in golosi, ma pericolosissimi bocconi, ecco quindi come il singolo cittadino può scaricare (sia Android che IOS) l’applicazione tramite la quale segnalare eventuali “esche” avvelenate sul territorio nazionale.
L’App studiata dal Ministero della Salute e dal Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Veterinaria Forense e presentata il giorno 21 ottobre dal Dottor Fico durante il convegno “La Medicina Veterinaria Forense in Italia, una storia recente verso il futuro: la lotta ai reati contro gli animali attraverso gli smartphone”.
Questa è la svolta tecnologica del portale già esistente per gli avvelenamenti dolosi che venne istituito nel 2019 che aumenta, appunto, le potenzialità della rete e del “far rete”.
Fondamentali per il corretto funzionamento sono, non solo i veterinari, sia privati che ASL, ma gli Istituti Zooprofilattici, le forze dell’ordine e soprattutto i volontari.
La possibilità di essere segnalati e le eventuali conseguenze legali, risultano un deterrente collettivo, il segnalatore può inviare la foto del “boccone incriminato” . Poter consultare una mappa per verificare i luoghi più a rischio è decisamente un valido strumento per monitorare il proprio territorio o evitare quelli più a rischio ad esempio quando si viaggia o ci si sposta.
Questo risulta importante perché metterebbe sotto la lente di ingrandimento, ad esempio, località turistiche che avrebbero grande interesse a risultare “sicure” e “pet friendly” vista la nuova attenzione del pubblico all’argomento, infatti i territori più esposti sono proprio quelli a maggior vocazione “venatoria” e purtroppo gli avvelenamenti, nonostante diminuiti quelli intenzionali, sono invece aumentati quelli accidentali per, ad esempio, rodenticidi, lumachicidi, o insetticidi.
Marco Melosi, Presidente dell’ANMVI si è infatti espresso sulla questione: << Al di fuori dei territori a maggior propensione dolosa, nell’attività clinica osserviamo una diminuzione di casi di avvelenamenti – ha aggiunto- ma lo stesso non si può dire per gli avvelenamenti accidentali>>.
Invece il Direttore dell’Ufficio Tutela e Benessere Animale, Santucci sostiene che l’attuale fase storica segna un punto di “maturità” di azioni intraprese nel tempo. Santucci ha messo in evidenza il percorso di tutela, contrasto e repressione avviato con l’ordinanza ministeriale tuttora vigente, per arrivare al Portale di medicina forense veterinaria e degli avvelenamenti dolosi degli animali, “uno strumento potentissimo” per arginare il fenomeno e gestire in maniera informatizzata i casi provenienti da tutti gli Istituti zooprofilattici sperimentali, coordinati dal Ministero della Salute. Un modello operativo, che sarà esteso al monitoraggio e alla prevenzione di tutti i reati in danno agli animali.
Il Convegno trasmesso anche via Youtube è visionabile pubblicamente per chi volesse approfondire la faccenda.