Il Napoli “suona la nona” e assesta la prima spallata al campionato: gli azzurri vincono ancora, anche a Bergamo contro la seconda in classifica, anche senza il loro uomo migliore, e mandano un messaggio fortissimo alle altre candidate alla vittoria finale.
Gli uomini di Spalletti hanno inanellato la nona vittoria di fila in Serie A giocando un match da grande squadra, in cui sono riusciti a tenere botta dal punto di vista fisico, ed hanno saputo reagire alle difficoltà, come più volte accaduto in questo torneo.
Anche quando l’Atalanta, partita meglio, è passata in vantaggio al 20′ con il rigore di Lookman per mani di Osimhen, i partenopei non hanno infatti battuto ciglio, prendendo in pugno la partita con veemenza ed autorevolezza e pareggiando dopo soli 4′ con lo stesso “Air Victor”, bravo a sfruttare di testa il cioccolatino di Zielinski sugli sviluppi di un corner.

Il Napoli non si è fermato, chiudendo gli orobici nella propria metà campo fino a passare in vantaggio con Elmas: il macedone, chiamato all’improbo compito di sostituire Kvaratskhelia, si è fatto trovare pronto a centro area per raccogliere l’assist di uno scatenato Osimhen, che il povero Demiral ha provato a fermare sia con le buone che con le cattive, senza peraltro riuscirci.

Nella ripresa Lobotka e compagni hanno saputo gestire il vantaggio, rischiando solo sul tiro di Maehle (eccellente Meret) con successiva traversa di Lookman, e sfiorando il tris con Simeone, poco cinico nel concludere una splendida azione orchestrata da Olivera ed Elmas.
Il successo di Bergamo vale oro, visto che il vantaggio degli azzurri sul secondo posto occupato ora dal Milan sale a 6 punti, con Atalanta, Lazio, Juventus ed Inter ancora più lontane.
Oltre che dal campo, però, buone notizie sono arrivate anche dalle…urne: ieri infatti si è svolto il sorteggio degli ottavi di Champions, ed al Napoli una volta tanto non è andata malissimo.
I partenopei infatti affronteranno tra Febbraio e Marzo l’Eintracht Francoforte, compagine tedesca sicuramente solida e tra l’altro vincitrice dell’ultima Europa League, ma decisamente più abbordabile rispetto agli “spauracchi” PSG e Borussia Dortmund.
Ora non resta che chiudere al meglio il 2022, sfruttando al massimo il doppio turno casalingo in programma questa settimana: si inizia oggi pomeriggio (ore 18:30) contro l’Empoli di Zanetti, reduce dall’importante successo in chiave salvezza ottenuto sul Sassuolo.
Spalletti dovrà rinunciare ancora a Kvaratskhelia, oltre che a Rrahmani, ma stavolta potrebbe essere schierato al suo posto Raspadori, con Ndombele, Politano e Mario Rui possibili ulteriori novità rispetto alla trasferta in terra lombarda.
Quella di oggi sarà la decima sfida tra Napoli ed Empoli giocata a Fuorigrotta in Serie A, e gli azzurri sono in netto vantaggio nel computo dei precedenti, con 6 vittorie a fronte di soli due successi dei toscani.
L’anno scorso, però, a sorpresa furono gli ospiti ad imporsi grazie ad un “gollonzo” di Cutrone, il cui colpo di testa nato da una carambola con Anguissa piegò le mani di Ospina.
Era il 12 Dicembre 2021, e quella fu la seconda di tre sconfitte interne consecutive che frenarono bruscamente il cammino fin lì entusiasmante del Napoli di Spalletti.
L’ultima vittoria degli azzurri risale al 2 Novembre di 4 anni fa, quando gli uomini di Ancelotti rifilarono una “manita” alla squadra di Andreazzoli, vincendo 5-1 con tripletta di Mertens e gol di Milik ed Insigne.

L’unico pareggio è datato 7 Dicembre 2014: fu Maurizio Sarri, con il suo sorprendente e spettacolare Empoli, a sfiorare la vittoria, andando in vantaggio di due reti sul Napoli di Benitez prima che Zapata e De Guzman fissassero il risultato sul definitivo 2-2.
La partita dello scorso anno al “Maradona” (stendendo un pietoso velo su quella di ritorno ad Empoli) deve rappresentare un campanello d’allarme da ascoltare con estrema attenzione: servono altri 3 punti, per far capire a chi insegue che, rispetto al passato, la musica è davvero cambiata.