Se il valore di una squadra si vede nelle difficoltà, la strada intrapresa dal Napoli per tornare ad essere grande è sicuramente quella giusta: gli azzurri conquistano tre punti importantissimi a Udine e si lasciano alle spalle i tremendi quattro giorni del doppio KO con la Lazio.
E’ stata una vittoria tanto importante quanto faticosa, visto che la squadra di Conte, priva di Kvara, dopo un inizio incoraggiante si è trovata sotto a causa di uno sfortunato tocco di mano di Lobotka che ha indotto Doveri a fischiare il rigore: altrettanto sfortunato è stato Meret, bravo a intercettare il penalty di Thauvin ma impotente sulla successiva ribattuta a porta vuota.
Il Napoli ha avuto il merito di riordinare le idee nell’intervallo e di ripartire con il piede giusto nella ripresa, pervenendo al pareggio grazie ai due peggiori in campo nel primo tempo: illuminante l’imbucata di McTominay per Lukaku, dirompente l’accelerazione del centravanti belga, che dopo aver respinto gli avversari da par suo ha scaricato in rete il sinistro dell’1-1.
A quel punto i partenopei hanno preso il pieno controllo dell’incontro, ma ci è voluta una grande giocata di quello che viceversa era stato il migliore in campo fino a quel punto, ovvero David Neres: il sostituto di Kvara, dopo aver fallito il vantaggio a inizio gara, ha propiziato l’autogol di Giannetti con un dribbling ubriacanti in area di rigore, ennesima giocata di classe all’interno di una prestazione ricca di numeri di alta scuola.
A chiudere l’incontro, a una decina di minuti dalla fine, è stato poi Anguissa, capace di sfruttare il bell’assist di Simeone con un inserimento poderoso ed un sinistro chirurgico alla destra di Sava.
Con questo 3-1 il Napoli si tiene dunque in scia di Atalanta e Inter, guadagnando punti importanti sulle altre contendenti alla prossima Champions League come Milan, Juventus, Fiorentina e Lazio, che dopo la settimana di gloria a spese degli azzurri è stata umiliata all’Olimpico con un clamoroso 6-0 dalla squadra dell’ex Inzaghi.
Prima di chiudere il 2024 al “Maradona” contro il Venezia la prossima settimana, gli azzurri sono attesi oggi pomeriggio (ore 18) dall’insidiosa trasferta di Marassi contro il Genoa di Mister Vieira, che in settimana ha visto ufficializzare l’arrivo dell’imprenditore romeno Sucu alla guida della società.
Conte dovrà purtroppo fare a meno del suo miglior difensore, ovvero Buongiorno, vittima di un infortunio alle vertebre in allenamento che lo terrà ai box per almeno un mese: non sono molte le alternative a disposizione del tecnico salentino, vista la bocciatura di Rafa Marin e Juan Jesus dopo la partita di coppa Italia.
Potrebbe infatti essere uno tra Olivera e Di Lorenzo a piazzarsi al centro della difesa, mentre per il resto verrà confermata la formazione vista in Friuli, con Neres confermatissimo nonostante Kvara sia quasi pronto al rientro e potrebbe figurare tra i convocati per Marassi.
Il Genoa è in vantaggio nel computo dei 51 scontri diretti giocati in Liguria in Serie A, con 19 vittorie contro i 14 blitz azzurri, ma lo scorso anno finita in pareggio: il 16 Settembre 2023 due perle di Raspadori e Politano consentirono alla squadra di Rudi Garcia di recuperare dal doppio svantaggio firmato Bani e Retegui.
La vittoria più recente del Napoli è datata 29 Agosto 2021: fu Petagna, negli istanti finali, a regalare la vittoria agli uomini di Spalletti dopo le reti di Fabian e Cambiaso.
Il Genoa si era imposto per l’ultima volta pochi mesi prima, quando la banda Gattuso fu messa k.o. dal grande ex Goran Pandev, con la rete di Politano a rendere solo meno amara la sconfitta: era il 6 Febbraio 2021.
L’infortunio di Buongiorno è una tegola grave per Conte, che perde probabilmente l’unico titolare davvero insostituibile, ma le grandi squadre devono essere in grado di superare qualunque tipo di difficoltà: serve dunque un’altra vittoria, per confermare che questo Napoli, grande, lo sta diventando davvero.