Meret salva il Natale azzurro: dopo un primo tempo dominato, il Napoli soffre, rischia di essere raggiunto, ma grazie al suo portiere dopo Udine espugna anche il Marassi di Genova, allungando sulle dirette avversarie Champions.
Gli azzurri hanno indubbiamente approcciato alla grande il match, come spesso accaduto, riuscendo però, a differenza del passato, a essere cinici e concretizzare quanto creato: i colpi di testa vincenti di Anguissa, su cross del vivacissimo Neres, e di Rrahmani, su calcio piazzato, hanno indirizzato in modo deciso il match dopo soli 20′ di gioco.
Di fronte a un Genoa in evidente difficoltà, i partenopei hanno continuato a sviluppare ottime trame di gioco e a controllare agevolmente l’incontro, avendo però il torto di non cercare con la giusta convinzione il terzo gol che avrebbe chiuso i conti.
Un errore grave, visto che il Grifone, ringalluzzito dalle parole e dai cambi di Vieira all’intervallo, ha riaperto subito i conti con Pinamonti, che pochi istanti dopo aver costretto Meret al primo miracolo della serata, ha sfruttato l’assist di Vitinha e le dormite di Di Lorenzo, Anguissa e Juan Jesus, trovando la rete della speranza genoana.
Il Napoli si è dunque improvvisamente ritrovato a dover entrare in trincea, senza più riuscire a controllare i ritmi della gara, e pur sfiorando più volte la rete della sicurezza in contropiede, ha trovato nel suo estremo difensore l’eroe di giornata.
Meret infatti, dopo una bella respinta su incornata di Badelj, e la smanacciata successiva al palo colto dal redivivo Balotelli, si è letteralmente superato in pieno recupero, andando a togliere dall’angolino basso un tiro-cross del centravanti ex Milan destinato, in apparenza, inevitabilmente in rete.
Ad ogni modo, di riffa o di raffa, il Napoli chiude la doppia trasferta tra Friuli e Liguria con due successi pesantissimi, ed ha la chance di chiudere al meglio un 2024 agrodolce ospitando oggi pomeriggio (ore 15) il Venezia di Di Francesco, penultimo in classifica ma spesso capace di mettere in crisi le grandi.
Conte dovrebbe confermare gli undici di Marassi, visto il perdurare dell’assenza di Buongiorno ed il recupero di Politano dopo un attacco influenzale: l’unico dubbio per il tecnico salentino resta quello tra Kvaratskhelia, ormai pienamente ristabilito, e Neres, letteralmente inarrestabile nel primo tempo del “Ferraris”.
Il Napoli è imbattuto nei 7 precedenti contro i lagunari in Serie A, e ha vinto anche l’ultima sfida, quella dell’esordio sulla panchina azzurra di Luciano Spalletti: il 22 Agosto 2021 gli azzurri, in 10 già nel primo tempo per l’espulsione di Osimhen, riuscirono comunque a imporsi nella ripresa grazie al rigore di Insigne (che ne aveva fallito uno poco prima) ed alla rete di Elmas.
L’ultimo dei 3 pareggi raccolti dal Venezia risale addirittura al secondo dopoguerra: si giocava ancora al vecchio “Collana” il 10 Novembre 1946, quando il lagunare Ottino vanificò il vantaggio azzurro siglato da Busani.
Le due vittorie lontano dal “Maradona” hanno fatto dimenticare i due ko con la Lazio, ma il Napoli non può concedersi distrazioni contro una compagine che ha messo in crisi Fiorentina e Roma e ha sfiorato il colpaccio allo Stadium.
Serve un’altra vittoria, per festeggiare al meglio la fine del 2024 e brindare a un nuovo anno pieno di successi e di obiettivi, più o meno dichiarati, da raggiungere.