Il Napoli sale sull’ottovolante con Osimhen: grazie alla splendida incornata del centravanti nigeriano a una decina di minuti dal termine, gli azzurri battono il Torino, conquistano l’ottava vittoria di fila e restano in testa al campionato a punteggio pieno.
Quella con i granata sembrava essere la più classica delle partite stregate per i partenopei: un rigore sbagliato (il terzo su cinque in questo campionato) da Insigne, un gol annullato per fuorigioco millimetrico a Di Lorenzo ed un palo colpito da Lozano a portiere battuto, sembravano segnali inequivocabili in tal senso.
In altre stagioni un match come questo il Napoli l’avrebbe perso, ed a tal proposito grandi meriti vanno dati anche ad Ospina, autore di una parata decisiva su Brekalo quando si era ancora sullo 0-0.
Gli azzurri, pur soffrendo la freschezza del Toro nella ripresa, sono stati comunque bravi a non perdere equilibrio in campo ed a saper trovare la rete decisiva con un’azione splendida (doppio triangolo di Mertens con Osimhen e Koulibaly), anche se conclusa con un fortunoso rimpallo che ha servito l’ex attaccante del Lille.
“Air Victor”, incubo costante della difesa granata per tutto l’incontro, non si è lasciato pregare, staccando a più di due metri e mezzo di altezza, mandando il pallone alle spalle di un impotente Milinkovic-Savic e consentendo agli oltre 30mila tifosi azzurri di esplodere finalmente di gioia.
Non c’è però il tempo di cullarsi sugli allori: stasera (ore 21) si torna già in campo per la terza giornata del girone C di Europa League, ed al “Maradona” arriva il sorprendente Legia Varsavia, che guida il gruppo a punteggio pieno dopo le vittorie con Spartak Mosca e Leicester.
Per il Napoli è già un match da “dentro o fuori”, visto che dopo il confortante pareggio ottenuto in rimonta in Inghilterra, gli azzurri hanno subito un pesante k.o. interno ad opera dei russi.
La situazione è ancora più delicata in virtù della nuova formula del torneo, che premia con la qualificazione agli ottavi solo i vincitori di ogni girone, costringendo viceversa le seconde classificate ad un turno in più, da giocare per giunta contro le terze dei gironi di Champions League.
Alla sicura assenza di Mario Rui, espulso con lo Spartak e dunque squalificato, si aggiungeranno sicuramene numerose novità di formazione, data la necessità di dosare le energie in vista del big match di domenica prossima contro la Roma all’Olimpico.
Probabile dunque il ritorno tra i titolari di Meret, Demme, Mertens, Lozano ed Elmas, mentre l’impiego di Lobotka e Manolas dipenderà dalle loro condizioni fisiche, visto che entrambi hanno ripreso da poco a lavorare in gruppo.
Con Malcuit ancora assente per infortunio (così come Ounas), sarà interessante vedere chi sostituirà Mario Rui: Juan Jesus rappresenterebbe la soluzione più naturale, ma un eventuale impiego del brasiliano al centro della difesa per far rifiatare Koulibaly o Rrahmani potrebbe spalancare le porte dell’esordio da titolare al giovane terzino Zanoli, autore di un ottimo ritiro precampionato.
L’unico precedente disputato a Napoli tra gli azzurri ed i polacchi è piuttosto recente, visto che le due squadre si sono affrontate nel girone D dell’edizione 2015/2016 dell’Europa League.
Il 19 Dicembre 2015 la squadra di Maurizio Sarri si impose al San Paolo con un perentorio 5-2 grazie a una doppietta di Mertens, ai gol di Insigne e Callejon ed all’unica rete segnata in maglia azzurra da Nat Chalobah.
Gli uomini di Spalletti, sia per la difficile situazione di classifica in Europa che per la voglia di arrivare al meglio alla sfida con i giallorossi, rischiano di affrontare deconcentrati la gara di stasera.
Toccherà al tecnico di Certaldo, con la sua esperienza ed il suo carisma, tenere tutti sulla corda, per evitare di compromettere già ad Ottobre quello che resta tuttora uno dei principali obiettivi stagionali.