Ci sono città come Napoli dove palazzi storici , monumentali e aristocratici sembrano essere i luoghi privilegiati da certe presenze. Potremmo dire che non c’è strada che non celi un mistero, non c’è quartiere che non nasconda un fantasma. Celebre è la triste storia di cui è stato teatro Palazzo Sansevero in Piazza San Domenico, qui Maria d’Avalos perse la vita insieme col suo amante Don Fabrizio Carafa d’Andria per mano del gelosissimo marito Carlo Gesualdo, principe di Venosa che, secondo la leggenda, li murò vivi nella stanza dove avveniva l’adulterio il 18 ottobre 1590. Oggi un urlo straziante si può udire nella ricorrenza del brutale omicidio:dicono che sia l’urlo del fantasma della donna che grida tutto il suo dolore perché il marito oltre ad uccidere l’amato bene, uccise anche il figlio frutto del loro amore.
Altre storie di terrore si raccontano sull’isolotto della Gaiola dove sorge una villa abbandonata appartenuta a famosi personaggi come Gianni Agnelli e Paul Getty ma dove ancora oggi si aggira il fantasma di un donna senza volto. Secondo i pescatori della zona si tratterebbe dello spirito di una donna morta durante il naufragio dell’incrociatore San Giorgio. Era il 1911. Da allora comincia la maledizione della Gaiola.
Negli anni Venti la Gaiola vienne acquistata dal medico Hans Braun. Pare che l’uomo si innamorò perdutamente della cognata e da lei ricambiato con trasporto; scoperto il tradimento, la moglie lo accusò del fatto e disperata se ne scappo nottetempo usando una rudimentale seggiovia che collegava l’isola con la terraferma. Ma lì la donna non vi giunse mai. Alcuni giorni dopo il suo corpo fu restituito dal mare senza vita. La villa maledetta fu poi comprata da un commerciante di profumi, Otto Grunback, che per ragioni ancora sconosciute fu ritrovato morto suicida. Dopo qualche anno la Gaiola fu acquistata da Maurice Sandoz, proprietario di una nota casa farmaceutica e nel 1955 verrà trovato morto nel giardino di una clinica psichiatrica perché era convinto di essere perseguitato dalla sfortuna. I successivi proprietari Il barone tedesco Carl Langheim ,il miliardario Gianni Agnelli fino ad arrivare nelle mani del miliardario americano Paul Getty, non moriranno, ma dovranno fare i conti con la sfortuna,con tremende bancarotte e spaventosi rapimenti.
Verità? Casualità? Nessuno lo sa ma da allora la Gaiola è stata abbandonata.