Dopo la gioia incontenibile di venerdì 23 maggio che ha segnato la conquista del quarto scudetto del Napoli, la città ha cominciato a festeggiare quasi senza sosta per tutto il fine settimana.
Basta percorrere via Toledo che in mezzo ad uno sciame di turisti parte un coro dedicato ai campioni d’Italia.
E così De Laurentiis ha pensato di fare un ulteriore regalo alla cittadinanza prevedendo per la giornata di oggi un giro panoramico su bus aperto dei calciatori vincitori tra le strade principali della città.
La prima municipalità è coinvolta nella manifestazione con controlli sulle strade, limitazioni ovvie del traffico cittadino e scuole chiuse.
“I pullman sfileranno dal Molo Luise all’incirca fino a piazza Vittoria. Avremo circa centomila posti disponibili perché abbiamo un sistema di safety e security per centomila posti – dichiara Manfredi – ma anche quattro maxischermi in città, alle estremità delle piazze, così che chi non riuscirà ad entrare nella zona potrà seguirla in questo modo”.
L’arrivo della squadra e’ previsto presso il Molo Luise a bordo di imbarcazioni per poi salire sui bus, che sfileranno sul lungomare a piazza Vittoria e ritorno.
Un percorso di circa 3 km che si snoderà sotto la vigilanza di 1.000 uomini tra forze dell’ordine, vigili del fuoco, vigili urbani e polizia metropolitana affiancati da 1.300 steward e 400 unità della Protezione civile regionale.
Saranno chiuse le stazioni delle linea 6 che insistono sull’area e la funicolare di Mergellina. Chiuse anche tutte le scuole della I Municipalità.
Per consentire ai tifosi di assistere alla sfilata, verrà realizzato una sorta d’area di riferimento i cui accessi saranno posizionati alle due estremità della Villa comunale, al cui interno sarà consentito l’accesso a circa 150mila persone.
L’intera area dell’evento sarà, inoltre, perimetrata e contingentata con accessi presidiati, e delimitata a nord da Via Giordano a Bruno e Via Riviera di Chiaia, a ovest da Piazza Sannazzaro, a est da Piazza della Vittoria.
All’interno saranno garantiti controlli ai varchi, misure di sicurezza, assistenza al pubblico e presidio sanitario. Ma per consentire anche ad altri di poter partecipare, pure se a distanza, saranno installati 4 maxi schermi in piazza Sannazaro, all’altezza di Villa Pignatelli, Largo Sermoneta e via Partenope per accogliere, complessivamente, altre 50mila persone, nonché altri maxi schermo in giro per la provincia per far sì di raggiungere quanti più tifosi possibili.
Malgrado la squadra abbia vinto lo scudetto e la città abbia reagito fiera, magica e esplosiva, le critiche anti meridionali non sono mancate, contro i fuochi di artificio , contro gli assaliti dei feriti ai presidi ospedalieri – dato però non suffragato dagli ospedali – e contro i tifosi in festa sempre nel mirino delle invettive della critica più ingenerosa con i partenopei.
Siamo alle solite : bisogna trovare cose brutte anche tra le gioie di questa città che non deve vivere questo scudetto come un riscatto perché con turismo e cultura la città l’ha già ottenuto alla grande bensì come un meritatissimo premio per il buon gioco e per una grande squadra in un campionato insolito visto che erano ormai anni che non si vinceva nell’ultima giornata , all’ultimo respiro con un solo punto di scarto dalla seconda.
Solo con Napoli l’identificazione squadra-città e’ un automatismo che non succede in nessun altro luogo e non si verifica con nessuna società sportiva e anche lo scudetto diviene un mezzo per colpire la sregolatezza dei partenopei…la trasgressione e la mancanza di civiltà richiamando l’assalto alla fontana del carciofo e il verificarsi di reati durante i festeggiamenti…eppure i dati della Prefettura non presentano situazioni tanto catastrofiche soprattutto se si pensa alla ingente massa umana che si è riversata e si riversa ancora per le vie cittadine.
Ciò nonostante, la città si mostra fiera e fedele a se stessa e attende con entusiasmo, snobbando i critici e gli invidiosi, di vedere il carro dei vincitori sfilare ancora per essere osannato e festeggiato come solo i napoletani sanno fare rendendo storia memorabile gli eventi che la riguardano e distinguendosi per genialità e passione, vivendo in pieno anche questa soddisfazione nel contesto di anni fenomenali in termini di numeri e di presenze turistiche per chi continua a visitare Napoli, cantando e a ricordando le mitiche parole di Pino pregne di amore per la sua città e le sue mille contraddizioni “Napule è tutto nu suonno E a’ sape tutto o’ munno!”.