Verona-Per la prima volta in stagione il Napoli fa tris: mai la squadra di Benitez, sinora, era riuscita a mettere in fila tre vittorie consecutive in campionato. Contro il Chievo arriva il successo che avvicina sempre più gli azzurri al secondo posto, al termine di una partita su cui c’è la firma di Gabbiadini, protagonista nell’autogol di Cesar sull’1-0 napoletano e autore poi del definitivo 2-1. Il pari del Chievo su altro clamoroso autogol di Britos.
La partita
Ci sono campi stregati. O quasi. E ci sono squadre che le streghe te le fan sempre vedere. O quasi. Ecco, per il Napoli il Bentegodi e il Chievo rientrano in queste due categorie. Un Chievo che già, in questa stagione, al San Paolo ha mantenuto fede alla sua prerogativa, certificando a settembre lo stato confusionale di una squadra che ancora non si era ripresa dall’eliminazione dalla Champions. E che da lì in poi avrebbe accusato uno sbandamento durato oltre un mese. Un girone dopo, situazione diversa e classifica, quella azzurra, altrettanto e conseguentemente diversa. Con l’obiettivo, un girone dopo, di centrare, sempre per gli uomini di Benitez, un filotto mai raggiunto nelle precedenti venti giornate: tre, dicasi, tre, vittorie di fila.
Vento nuovo quello che spira dunque al Bentegodi? Apparentemente sì. Pellissier, indemoniato, punge dopo otto minuti. Paura ma nulla più. Ecco allora l’inversione di tendenza: in altri anni quella palla sarebbe finita dentro. E invece, dentro, di palla ne finisce un’altra: quella che dieci minuti più tardi Bizzarri calcia addosso a Cesar nel tentativo di anticipare Gabbiadini. Autogol clamoroso. Il gollonzo più gollonzo che si possa immaginare. Allora è vero, spira in effetti un’altra aria. E invece no è proprio così. Chi di autogol ferisce di autogol perisce. Sì, perché il festival dell’errore – e della sfortuna – prosegue. Basta attendere il 25esimo, questa volta però dall’altra parte del campo: uscita di Rafael, respinta di pugno maldestra e palla che carambola su Pellissier e poi su Britos e pareggio del Chievo. Uno a uno, pari nei colpi di fortuna-sfortuna, tutto da rifare. Solo che a questo punto sono i padroni di casa che prendono in mano il pallino del gioco e il baricentro del Napoli si abbassa così vistosamente. Vuoi vedere che ci risiamo? Il trend in effetti sembra essere quello. Pellissier ci prova, Paloschi lo imita: Britos e Albiol faticano oltremisura, il centrocampo diventa permeabile, gli azzurri, in definitiva, si rintanano fino al sospirato riposo. Giusto per riordinare un po’ le idee e riprendere fiato. E per cercare la chiave per esorcizzare un avversario sempre straordinariamente ostico.
Che dire? Sicuramente un thé caldo che dà i frutti sperati. Da Benitez almeno. Ovviamente. Perché se un gran numero di Gabbiadini, con la conseguente conclusione che frutta i meritati applausi a Bizzarri per l’altrettanto bella risposta, suona come il primo campanello d’allarme per la squadra di Maran, le occasioni sprecate da Zukanovic e dalla coppia Pellissier-Paloschi nell’arco di pochi minuti sembrano poi spegnere la veemenza dei gialloblù. E così il Napoli cresce in coraggio e consapevolezza, fino a trovare il vantaggio. L’assist di Strinic, la firma di Gabbiadini, la responsabilità, in buona parte almeno, dell’intera difesa veneta. Prima partita da titolare e primo centro dell’ex doriano che porta avanti gli azzurri e spiana la strada verso il successo che avvicina vertiginosamente il secondo posto. Da quel momento in poi, eccetto una bella conclusione di Radovanovic che Rafael respinge, l’odore della preda acuisce infatti il livello di attenzione del Napoli che non soffre praticamente più. Il Bentegodi viene espugnato, per la prima volta in stagione vengono centrate tre vittorie di fila, la Roma è solamente a più quattro. Un girone dopo, tanto è cambiato in casa Napoli.
Il tabellino
CHIEVO-NAPOLI 1-2
Chievo (3-5-2): Bizzarri 6; Cesar 5 (36′ st Christiansen sv), Gamberini 6, Zukanovic 6; Schelotto 6.5, Birsa 5.5 (16′ st Botta 5), Radovanovic 6, Izco 5.5, Hetemaj 6; Paloschi 6 (26′ st Meggiorini 6), Pellissier 6.5 A disp.: Bardi, Seculin, Sardo, Cofie, Biraghi, Jallow. All.: Maran 6
Napoli (4-2-3-1): Rafael 5,5; Maggio 6, Britos 5.5, Albiol 5.5, Strinic 6.5; Jorginho 6 (24′ st Gargano 6), Lopez 6; Gabbiadini 7 (20′ st Callejon 5.5), De Guzman 5.5, Mertens 6 (28′ st Hamsik 6); Higuain 6 A disp.: Andujar, Colombo, Mertens, Luperto, Inler, Zapata. All.: Benitez 6
Arbitro: Banti
Marcatori: 18′ aut. Cesar (C), 25′ aut Britos (N), 17′ st Gabbiadini (N)
Ammoniti: Botta (C)
Espulsi: –
Note: al 40′ st espulso l’allenatore del Chievo Maran per proteste