Gaetano Manfredi, come ormai noto a tutti, è il nuovo sindaco di Napoli, il venticinquesimo nella storia del capoluogo campano. Nato a Ottaviano il 4 gennaio del 1964 e residente a Nola, egli è ingegnere, nonché docente universitario ed è stato, dal 2014 al 2020, rettore dell’Università Federico II, dove, dopo aver conseguito la maturità classica, si laureò con 110 e lode in ingegneria civile, all’età di 24 anni. Manfredi, in aggiunta, è stato Presidente della CRUI, la conferenza dei rettori nazionale, e, come sappiamo, è stato pure Ministro dell’Università e della Ricerca nel Governo Conte II.
A guida dell’alleanza, a livello locale, tra il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle – oltre ad altre liste vicine al governatore De Luca -, che hanno fatto pressioni per vincere alcune sue resistenze ad accettare la candidatura a primo cittadino, il nuovo sindaco della città ha superato di quasi tre volte il candidato del centrodestra, Catello Maresca, vincendo al primo turno con circa il 62,88% delle preferenze. L’ex rettore, inoltre, ha fatto il pieno anche nelle Municipalità. Con questo voto egli assume anche l’incarico di sindaco della Città metropolitana, mentre in via Verdi dovrebbe avere 28 consiglieri di maggioranza.
Come si diceva, dunque, è stata grande la distanza, in termini di voti, rispetto al secondo classificato, il magistrato Catello Maresca, il quale, partito come candidato civico ma poi alleatosi con il centrodestra (che però, per problemi burocratici, ha perso tre liste, tra cui la Lega di Matteo Salvini), ha ottenuto il 21,88% . Molto più staccati, poi, sono finiti Antonio Bassolino (8,20%), che ha riprovato dopo tanti anni, e Alessandra Clemente (5,58%), candidata da de Magistris ma che poi, per problemi interni tra gli arancioni, ha proseguito da sola sostenuta da Potere al Popolo. Percentuali basse, invece, hanno ottenuto Matteo Brambilla (0,62%) – che nel 2016 fu candidato sindaco del M5S – e poi Rossella Solombrino, candidata per Movimento 24 agosto – Equità Nazionale (0,31%) e Moscarella di 3V (0,52%).
“Abbiamo avuto un grande mandato popolare e il merito va a tutti: alla coalizione che mi sostiene, ai singoli candidati, ai cittadini. L’impegno che abbiamo messo in campo e l’idea di città seria che guarda al futuro con senso di responsabilità sono stati premiati dai napoletani. Sono onorato di guidare questa città per i prossimi cinque anni, consapevole di ereditare grandi difficoltà ma pronto ad affrontare le sfide con ottimismo. Abbiamo l’occasione di scrivere una pagina storica per Napoli, lo faremo sfruttando al meglio i fondi del PNRR, garantendo efficienza amministrativa e dimostrando che anche qui si può governare bene. È la sfida di tutti, della città, del Sud e dell’Italia intera e io rappresenterò la Napoli della sofferenza e la Napoli dello sviluppo, con concretezza e competenza.” Queste le parole sulle pagine social del sindaco Manfredi, il quale, dopo aver tenuto il primo discorso con i leader dei partiti della coalizione, ovvero Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Roberto Fico e il presidente della Regione Vincenzo De Luca, ha festeggiato in piazza Municipio con fuochi di artificio e un palchetto allestito ai piedi di Palazzo San Giacomo; lì dove, appunto, sarà il nuovo “inquilino”, dopo 10 anni di Luigi de Magistris.