E’da una decina di anni che dalla terra d’Oltralpe arrivano dei film davvero speciali. Campioni di incassi nelle proprie sale e poi esportati in mezzo mondo. Chi pensa che il cinema francese sia solo nostalgico e d’Essai si sbaglia, i nostri vicini geografici producono dei film adatti a tutti e visibili ovunque, cito: Il favoloso mondo di Amelie o Quasi Amici, pellicole delicate, ben recitate e con un tocco naif. Ora arriva nelle nostre sale un altro lodevole lavoro: Gamberetti per tutti.
Regia di Maxim Govare & Cédric Lo Gallo.
La trama: Dopo aver fatto dichiarazioni omofobiche, Mathias Le Goff, vice campione mondiale di nuoto ormai a fine carriera, è condannato a allenare Les Crevettes Pailletées, una squadra di pallanuoto formata da atleti gay, il cui obiettivo è qualificarsi per partecipare ai Gay Games che si svolgono in Croazia. Mathias avrà così l’opportunità di scoprire un universo che sconvolgerà i suoi punti di riferimento e lo porterà a rivedere le priorità della vita. (Fonte mymovies.it).
Pellicola tratta da una storia vera. E’paradossale come la Francia coni la sua “impronta politica”omofoba poi sforni film del genere ed il pubblico corra in massa a vederlo.
Battutacce e doppi sensi a profusione ce ne sono parecchi, ma i francesi hanno il dono di non essere mai ordinari anche “maneggiando” luoghi comuni come quelli che circolano sui gay.
Una storia in cui il protagonista abbandona i preconcetti aprendosi a ciò che “non conosce” .
Piccola riflessione: immaginate cosa succederebbe nel mondo sportivo italiano, dove è ancora difficile fare coming out, se un dirigente dovesse subire una “punizione lavorativa”del genere? Più che una commedia sarebbe un film di fantascienza musicato dai cori razzisti negli stadi.
E’già in cantiere un sequel e forse una serie tv.
Il regista Maxim Govare ha fatto parte di una squadra selezionata per i Gay Games.
Guardatelo con la mente sgombra e la voglia di divertirvi.
Dal 21 novembre al cinema