Dadi, carte e strategie… ma anche filiere produttive, marketing e logistica. Il mondo del gioco da tavolo è entrato ufficialmente nelle aule universitarie. È successo nelle scorse ore all’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove si è tenuto un incontro speciale nell’ambito del Laboratorio di Introduzione al Management della Distribuzione, presso il Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni.
Protagonista dell’iniziativa è stata Giochi Uniti, una delle case editrici e distributrici di giochi da tavolo più conosciute in Italia, con titoli amatissimi come Carcassonne, Catan, Passa la Bomba ed Exit. Per un giorno, i giochi sono usciti dalle ludoteche per diventare un caso studio di marketing e organizzazione aziendale, raccontato direttamente da chi lavora nel settore ogni giorno.
Il laboratorio, curato dai docenti Mario Tani e Francesco Caputo, punta a creare un ponte tra l’università e il mondo delle imprese. Un format ormai consolidato, che permette agli studenti del corso di laurea in Economia Aziendale di confrontarsi con esperienze professionali concrete, aprendo uno sguardo su modelli organizzativi anche molto diversi da quelli tradizionali.
E proprio il gioco da tavolo, spesso considerato marginale, si è rivelato un esempio perfetto. I numeri parlano chiaro: secondo Circana, nel 2023 il mercato italiano ha superato i 110 milioni di euro, con un +4% rispetto all’anno precedente. A livello globale, secondo il Global Board Games Market Report 2024, il settore potrebbe superare i 20 miliardi di dollari entro il 2028. Un fenomeno in crescita costante, che unisce cultura, passione e impresa.
“Per noi è fondamentale aprire un dialogo con il mondo accademico – ha spiegato Stefano De Carolis, direttore operativo di Giochi Uniti e relatore dell’incontro – Iniziative come questa permettono di raccontare un settore spesso poco conosciuto, ma ricco di opportunità, e di restituire agli studenti una visione concreta delle competenze gestionali richieste dalla distribuzione oggi”.
Durante l’incontro, De Carolis e il team di Giochi Uniti hanno offerto uno sguardo dall’interno sul mondo del boardgame: dalla scelta e localizzazione dei titoli, alla distribuzione territoriale, passando per strategie di vendita e analisi di mercato. Un mix tra creatività editoriale e concretezza gestionale, che rispecchia alla perfezione la complessità del settore.
“Nell’ambito del Laboratorio Didattico di Introduzione al Management della Distribuzione, con Stefano gli studenti del Corso di Laurea Triennale in Economia Aziendale hanno avuto la possibilità di esplorare le dinamiche di evoluzione del mercato dei giochi da tavolo ed il suo legame con le dinamiche geopolitiche”, ha sottolineato Mario Tani, Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese. “Molto interessante, durante la discussione, è stato l’approfondire il dialogo fra gli aspetti psicologici e culturali che si legano alla diffusione del gioco da tavolo e come esso stesso possa essere utilizzato all’interno delle imprese non solo per fare team-building ma anche per comprendere aspetti valoriali altrimenti nascosti”.
Un incontro che ha dimostrato come anche dietro un apparentemente semplice tabellone da gioco si celi un universo fatto di strategia, adattamento, visione imprenditoriale e – perché no – una lezione di management vera e propria.
“Dietro ogni singolo tabellone si nasconde una vera lezione di management”, ha concluso De Carolis. E gli studenti della Federico II, questa volta, hanno imparato giocando.