Secondo pareggio consecutivo per il Napoli, dopo 16 partite senza “x” in schedina sotto la gestione Gattuso.
L’1-1 di Bologna (gol di Manolas in avvio, pareggio di Barrow nella ripresa) è però assai diverso dal 2-2 interno con il Milan, pieno di indicazioni positive ed arrivato contro un avversario in grande salute; contro gli uomini di Mihajlovic, viceversa, il passo indietro in termini di qualità del gioco e di intensità messa dagli azzurri in campo è stato evidente, e “Ringhio” si è detto molto deluso dalla prestazione dei suoi già nell’immediato dopopartita.
Partenopei dunque chiamati a dare risposte concrete al proprio allenatore già a partire da stasera (ore 19:30) contro l’Udinese: gli uomini di mister Gotti, nonostante l’ennesima stagione tribolata, sembrano ormai avere la salvezza in pugno grazie ad alcuni ottimi risultati ottenuti dopo il lockdown, come la bella vittoria (2-0) all’Olimpico contro la Roma
I 37 precedenti all’ombra del Vesuvio sorridono decisamente agli azzurri, vittoriosi in 22 occasioni e sconfitti solo 4 volte con 11 pareggi.
Il primo blitz friuliano risale a quasi 70 anni fa: il 3 Febbraio 1952, alla prima del girone di ritorno, il Napoli di mister Monzeglio fu messo k.o da una doppietta di Rinaldi; gli azzurri di Amadei e Kriezu disputarono comunque un buon campionato, finendo sesti.
Alle due retrocessioni più recenti, quella del 1998 e del 2001, sono invece legate altre due sconfitte interne contro i friulani: il 3 Maggio 1998 un Napoli mestamente avviato alla B fu sconfitto per 3-1 dai bianconeri con doppietta di Oliver Bierhoff, mentre il 21 Gennaio 2001 fu il “Pampa” Sosa, futuro bomber azzurro, a decidere il match con un colpo di testa dei suoi a metà ripresa.
A rendere più amaro quel pomeriggio fu il lancio dagli spalti di un razzo che esplose a pochi metri dai giocatori, tramortendoli: il San Paolo fu di conseguenza squalificato per una giornata, costringendo gli azzurri a giocare contro la Fiorentina sul neutro di Palermo.
La sconfitta più amara subita dall’Udinese in casa resta però senza dubbio il 2-1 del 17 Aprile 2011, che spense i sogni degli azzurri di Mazzarri (a soli 3 punti dalla vetta prima di quella partita) di contendere fino all’ultima giornata lo scudetto al Milan di Allegri.
Anche in questo caso a dare un grande dispiacere ai tifosi azzurri furono due bianconeri con il Napoli nel cuore e nel destino: il “Tanque” Denis, ceduto ai friulani dai partenopei pochi mesi prima, e Gokhan Inler, già promesso sposo della squadra di Aurelio De Laurentiis al punto da non esultare dopo il suo gol.
L’Udinese provò a mettere i bastoni tra le ruote di un Napoli in lotta per il titolo anche un paio di anni fa: il 18 Aprile 2018 i bianconeri si portarono due volte in vantaggio, ma le reti di Insigne, Albiol, Milik e Tonelli regalarono i 3 punti agli azzurri, che nel giro di 90 minuti videro il loro distacco dalla Juventus (prima in vantaggio e poi raggiunta a Crotone) passare da 9 a 4 punti (con lo scontro diretto in programma pochi giorni più tardi), in un’incredibile altalena di emozioni.
Il Napoli ha vinto le ultime 5 sfide casalinghe contro l’Udinese: l’ultimo risultato positivo colto dai friulani al San Paolo è infatti il 3-3 del 7 Dicembre 2013, con gli azzurri rimontati dal 2-0 e poi dal 3-2: inutile la doppietta di Goran Pandev, che aveva segnato il gol decisivo nel 2-1 della stagione precedente, giocato il 7 Ottobre 2012.
I bianconeri avevano rimontato un doppio svantaggio al Napoli anche il 31 Gennaio 2009: in quel caso il gol del definitivo 2-2 fu siglato da Fabio Quagliarella, con una delle sue proverbiali prodezze balistiche (destro al volo da fuori area su cross dalla trequarti).
Il centravanti di Castellammare di Stabia, che l’anno dopo avrebbe giocato la sua prima ed unica stagione in maglia azzurra, ha messo a segno tante altre reti capolavoro contro il Napoli da ex, come nell’ultimo Sampdoria-Napoli giocato poche settimane prima del lockdown.
Il gol del vantaggio azzurro in quel 2-2 lo aveva segnato il “Pocho” Lavezzi, al quale l’Udinese portava particolarmente bene, visto che con una sua doppietta aveva timbrato la vittoria per 3-1 del 2 Febbraio 2008, e che con uno splendido destro al volo aveva aperto le marcature nel 2-0 del 26 Ottobre 2011.
Tra l’altro contro l’Udinese, al “Friuli”, era arrivato anche il primo gol di Lavezzi in Serie A, nel celebre 5-0 del 2 Settembre 2007.
Un altro Napoli-Udinese ricco di gol merita di essere ricordato, visto che per molti da quella partita prese corpo il Napoli vincente dell’era-Maradona.
Alla fine del 1984 gli azzurri, nonostante l’arrivo di Diego e di Salvatore Bagni in estate, erano relegati nei bassifondi della classifica, preoccupando il presidente Ferlaino al punto di spingerlo ad imporre un ritiro chiarificatore a Vietri sul Mare.
L’effetto fu quello sperato: nel giorno della Befana del 1985, su un campo ai limiti della praticabilità causa maltempo, gli uomini di Rino Marchesi riuscirono a battere per 4-3 l’Udinese allenata dal “Lione” Vinicio, priva di Zico, con le doppiette di Maradona (su rigore) e Bertoni.
Su quel successo gli azzurri avrebbero posto le basi per un eccellente girone di ritorno e per costruire la squadra che due anni dopo avrebbe conquistato il primo scudetto nella storia del club.
Quella domenica tra i bianconeri, oltre a Massimo Mauro, era in campo Andrea Carnevale, che due anni più tardi sarebbe stato grande protagonista di quello scudetto e che è solo il primo di una lunghissima serie di “doppi ex” che hanno indossato entrambe le maglie in questi anni.
Basti pensare ai già citati Inler, Denis, Quagliarella e Sosa, ma anche (purtroppo) a Rossitto e Pineda, oltre che a Domizzi, Pazienza, al mai troppo rimpianto Duvan Zapata ed agli attuali ex-bianconeri nella rosa del Napoli: i due portieri Karnezis e Meret ed i due centrocampisti Allan e Zielinski.
Una sfida speciale, insomma, in un periodo come questo solitamente occupato dal calciomercato, e chissà che tra qualche settimana dal Friuli non arrivi qualche altro rinforzo per gli azzurri di Gattuso (si parla insistentemente di Rodrigo De Paul).
Ad ogni modo, c’è da essere certi che fino alla sfida dell’8 Agosto contro il Barcellona il tecnico calabrese sarà concentrato solo sulle vicende di campo, e chiederà ai suoi giocatori di fare altrettanto, a partire da stasera.