Lungo la strada che da Napoli conduce a Giugliano, zona Campi Flegrei, nelle vicinanze del parco acquatico Magic World, esiste ancora la “Torre degli Incurabili”, da molti chiamata ” mulino a vento”, un antico rudere situato nelle campagne giuglianesi.
Alcuni dicono che vi portassero i malati incurabili, persone anziane in fin di vita e i moribondi della zona, altri invece pensano che fosse una sorta di manicomio. Gli anziani del posto ritengono che quell’edificio, ormai abbandonato da anni, fosse davvero un mulino a vento, altri invece che fosse sì adibito a mulino a vento, ma in realtà costruito perseguendo altri scopi.
Una testimonianza in merito, risalente a più trent’anni fa, ci viene tramandata da un vecchio cacciatore, che percorreva la strada che passa di fronte alla torre, allora la strada era uno stretto sentiero circondato da alte siepi. L’uomo mentre camminava si accorse di essere seguito, sentiva distintamente dei passi dietro di lui, passi che parevano quelli di una donna.
Questo strano fenomeno (visto che dietro di lui non c’era nessuno) durò circa dieci minuti. Nelle vicinanze della torre, i passi cessavano bruscamente il suo cammino. Ciò che il cacciatore sentì in seguito fu un forte rumore, simile a quello compiuto dal battito delle ali di un uccello che cerca di alzarsi in volo,ma giratosi e guardatosi intorno, l’uomo non vide ne’ una persona né un uccello e questa cosa si ripetè ogni volta che arrivava in quel punto.
Al confine tra Giugliano e Castel Volturno, nei pressi del Lago Patria, si può ammirare la “Torre di Annibale” o “Torre Patria”come la chiamano in molti, costruita nel 1421 da Ferrante d’Aragona e poi donata alla città di Aversa nel 1467. Molte le storie costruitevi sopra, storie narranti luci, voci notturne, apparizioni, come quella di un uomo vestito di rosso che una volta giunto vicino la torre,scomparirebbe, oppure il pianto disperato di un bambino invisibile ed ancora una dama misteriosa vagante di sera nei pressi della torre, per poi scomparire nel buio della notte.
Un contadino racconta che moltissimi anni fa nei pressi della torre,vide un nido su di un albero, l’uomo volle vedere di che nido si trattasse e si arrampicò per guardare cosa vi fosse dentro. Ma il ramo dell’albero, essendo marcio, si spaccò in due, facendo così cadere irrimediabilmente il contadino a terra. Appena pochi metri più avanti, qualcosa spuntò fuori da dietro a un albero attratta dal forte rumore. Il contadino parlò di una luce gialla, un bagliore che assunse la forma di un corpo, che si mosse per qualche secondo salvo poi svanire nel nulla.