Senza LineaSenza Linea
Aa
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
      • Editoria
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
Reading: Il christian pop è un genere omofobo?
Share
Aa
Senza LineaSenza Linea
  • Home
  • Qui Napoli
  • Sport
  • Cucina
  • Arte & Spettacolo
  • Nerdangolo
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Follow US
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Buy This Theme!
  • Advertisement
  • Contact us
© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
LGBTL'angolo della Pecora Rosa

Il christian pop è un genere omofobo?

Carlo Kik Ditto
Carlo Kik Ditto 2 settimane fa
Share
6 Min Lettura
SHARE

Solo in America poteva nascere un fenomeno del genere: il Christian pop, la musica pop di Dio, talmente grande da generare degli incassi superiori alla musica jazz e soul. Lodare Dio e Gesù con ritornelli pop ballabili e da gridare all’unisono ai concerti-preghiera di questi artisti. E, attenzione il pop cristiano non nasce dalla musica sacra, ma dal rock. Riff di chitarra e teste dondolanti in nome di Dio Nostro.

E dagli anni 70 che il pop cristiano ha milioni di fedeli con vere e proprie star. Pian piano non solo la pop music, ma anche altri generi (anche lo sboccato gergo hip hop/rap) hanno abbracciato questo genere. Questo fenomeno in Italia è pressoché sconosciuto. Forse qualche piccola incursione con l’ex Suor Cristina o Oceano, ma facendo una ricerca più approfondita spuntano i nomi di sconosciuti cantautori tra cui: Debora Vezzani, Nico Battaglia, Alessio Di Chiara e Cristina Grego.

Trey Pearson era una delle star del fenomeno.

Era il frontman della rock band cristiana Everyday Sunday. Un ragazzo lodevole, carino, sposato e con figli. Un uomo rassicurante e devoto ai cardini della società americana. Insomma la christan pop star perfetta.

Un giorno Trey, stanco di vivere nella menzogna fa coming out e si dichiara gay. Lo fece con una bellissima lettera indirizzata ai fans. Una pop star che si dichiara gay? Wow, tutti si dichiarano almeno fluidi o queer, ormai fa “gioco di interessi”. Ma per Trey è stato diverso. Invece di acquisire pubblico, Trey  fu allontanato dalla band e alla band stessa fu proibito di esibirsi in alcuni festival cristiani. Trey rispose agli attacchi e alle critiche con una canzone Hey Jesus, in cui domanda a Dio se lo ama lo stesso dopo il coming out.

La domanda è: il christian pop è un genere omofobo?

Un gay può cantare di Dio e per Dio, alludendo alla tua vita non ufficialmente accettata dalla Chiesa?

Inizialmente il coraggio di alcune christian star è stato “ripagato” con la fine della carriera e l’ostruzionismo dei festival. A prima vista, l’idea di essere cristiani e di essere un cantante o intrattenitore LGBTQ è una contraddizione in termini. Molti dei primi cantanti che fecero coming out furono immediatamente messi da parte all’interno della loro comunità religiosa, e questo di fatto diminuì o pose fine alla loro carriera professionale. Notevoli tra questi furono Marsha Stevens e Ray Boltz. È andata decisamente meglio, ma i tempi più recenti a Jennifer Lynn Knapp cantautrice, autrice e sostenitrice della comunità LGBTQ americano-australiana di folk rock e musica cristiana contemporanea.

Oggi, una nuova generazione sta forgiando una chiesa più accogliente rifiutando di compromettere qualsiasi parte della loro identità.

Analizzando i testi delle canzoni, a dire il vero testi che non vanno oltre l’amicizia e la platonica simpatia l’industria del cristian pop ha effettivamente utilizzato l’estetica popolare per vendere un messaggio cristiano conservatore, spesso demonizzando gli estranei. Una sorta di propaganda cattolica sotto forma di canzoni spesso abbinata a messaggi simili sull’aborto, i diritti delle donne e l’allarme antisocialista. Che si tratti di un sottile colpo, come nel canto di Scott Wesley che canta di “folli che marciano per il diritto di giustificare i loro peccati”, o più apertamente nel caso del rapper bianco Carman che mette in guardia dagli “omosessuali di San Francisco intrappolati in una vile schiavitù”, gli artisti del genere hanno spesso infarcito i loro testi con omofobia reazionaria. Per diverse generazioni, questa musica è stata pompata nelle orecchie di bambini queer ed etero attraverso festival musicali, campi religiosi, gruppi giovanili e viaggi missionari, spesso abbinati a messaggi simili sull’aborto, i diritti delle donne e quant’altro.

Ma negli ultimi due decenni, i confini, un tempo chiari, tra il christian pop e la musica secolare sono stati interrotti, e alcuni cantautori cristiani queer hanno iniziato a sfidare molte delle norme culturali di lunga data del genere. La consapevolezza ed il coraggio di pochi ha pian piano spinto queste star a fare coming out umanizzando e normalizzando la loro vita ai loro occhi.

Il christian pop è un business come tanti altri e chi lo “gestisce” ha la priorità di dare al pubblico (cattolico) quello che vuole, e se tale pubblico ancora storce il naso davanti al “ queer”, allora chi gestisce concerti o altro deve chinare il capo onde evitare di perdere fruitori e soldi.

Tutti si inchinano al cospetto del Dio denaro

Come in tutte le lotte occorre tempo e sudore.

Potrebbe piacerti anche

Arab Queer I libri arabi a tema LGBTQA+

Tirana (Albania) LGBTQA + e non

Arab Queer I libri arabi a tema LGBTQA+

“Queer” di Luca Guadagnino

“Uo to Mizu Come un pesce nell’ acqua” I manga LGBTQA che ci piacciono

Carlo Kik Ditto Mag 9, 2025
Share this Article
Facebook TwitterEmail Stampa
Pubblicato da Carlo Kik Ditto
Follow:
Autore dei romanzi "La pecora Rosa"e "Crazy Bear Love" e "A Destra dell'Arcobaleno" e giornalista,Carlo Ditto con la sua ironia e il suo tono sempre sopra le righe,riesce a raccontare in modo davvero unico,la quotidianetà.Nella sua rubrica "L'angolo della Pecora Rosa",accompagnerà i nostri lettori nel mondo LGBT.
Previous Article Il ritorno di Picasso a Napoli, alla Basilica della Pietrasanta
Next Article AL TEATRO SALA MOLIḔRE DI POZZUOLI ANDRÀ IN SCENA “POLVERI CONDOMINIALI”

Ultime notizie

Muscoli mai in vacanza, 2 settimane di sgarri in estate vanificano 6 mesi di sforzi
38 minuti fa Redazione
Tumori, oncologo De Vivo: “L’attività fisica ha un impatto favorevole su prognosi”
48 minuti fa Redazione
Turismo, FH55 Hotels: crescita consolidata e nuovo volto per il Grand Hotel Palatino
50 minuti fa Redazione
Disturbi tiroide per 6 mln italiani, speranza Ia per diagnosi e cura
1 ora fa Redazione
Giro d’Italia, da survey in tappa emiliana ‘Non girarci intorno’ , 3 su 4 conoscono cancro vescica
2 ore fa Redazione
Le canzoni più iconiche sul tema del gioco d’azzardo
2 ore fa Redazione
A via Blue Green Week 2025, premio nazionale e una settimana di eventi
2 ore fa Redazione
Torna RiminiWellness tra massaggi con legno, riflessologia facciale e indoor cycling
2 ore fa Redazione
Tumori, survey a tappa emiliana Giro d’Italia, 3 su 4 conoscono cancro vescica
3 ore fa Redazione
Tumori, Sos oncologi: “In Italia 14 mesi per accedere a nuovi farmaci”
3 ore fa Redazione

You Might Also Like

LGBTL'angolo della Pecora Rosa

Arab Queer I libri arabi a tema LGBTQA+

1 settimana fa
L'angolo della Pecora RosaLGBT

Tirana (Albania) LGBTQA + e non

3 settimane fa
LGBTL'angolo della Pecora Rosa

Arab Queer I libri arabi a tema LGBTQA+

4 settimane fa
LGBTL'angolo della Pecora Rosa

“Queer” di Luca Guadagnino

1 mese fa
Senza LineaSenza Linea

© Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri

Questo sito utilizza cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Accept Reject Read More
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?