Nel panorama cinematografico del 2023, “Il Conclave” si distingue come un’opera che intreccia tensione, fede e politica in un racconto avvincente e visivamente straordinario. Diretto da un regista di grande talento (il nome non è stato reso noto fino alla prima del film), il film è un adattamento dell’omonimo romanzo di Robert Harris, maestro del thriller storico. Ralph Fiennes, in uno dei ruoli più intensi della sua carriera, interpreta il cardinale Lomeli, una figura centrale in una storia che esplora i segreti e i giochi di potere del Vaticano. Accanto a Fiennes, spiccano le interpretazioni di attori come Stanley Tucci, Sergio Castellitto e Isabella Rossellini, che arricchiscono il cast con la loro presenza magnetica.
La trama del “Il conclave”: un viaggio nei meandri del potere
Il film si apre con la morte improvvisa di Papa Gregorio XVII per un attacco di cuore, evento che getta il Vaticano e il mondo cattolico nel caos. Il collegio cardinalizio si riunisce in conclave per eleggere il nuovo pontefice, sotto la guida del cardinale e decano Thomas Lawrence.
I quattro candidati principali sono Aldo Bellini degli Stati Uniti, un liberale in linea con le idee del defunto Papa; Joshua Adeyemi della Nigeria, un conservatore sociale; Joseph Tremblay del Canada, un conservatore tradizionale; e Goffredo Tedesco dell’Italia, un tradizionalista reazionario. Tuttavia, il collegio è sorpreso dall’arrivo all’ultimo momento di Vincent Benitez, un missionario originario del Messico, il quale sostiene che il Papa lo abbia segretamente nominato arcivescovo di Kabul prima della sua morte, fatto successivamente confermato da una lettera del pontefice.
Prima del primo scrutinio, Lawrence tiene un’omelia in cui incoraggia i cardinali ad abbracciare il dubbio e l’incertezza. Tuttavia, alcuni interpretano le sue parole come una dichiarazione delle sue ambizioni papali, con disappunto del decano che intende sostenere Bellini. Quest’ultimo, in seguito, dichiara a Lawrence che non desidera il papato e che la sua unica intenzione è quella di impedire a Tedesco di diventare pontefice, temendo che con le sue posizioni estremamente tradizionalistiche annullerebbe le numerose riforme liberali attuate negli ultimi decenni.
Lawrence viene a sapere dal suo assistente, monsignor Raymond O’Malley, che Benitez era vicino al Papa, il quale gli aveva pagato un biglietto aereo per la Svizzera per una visita medica, successivamente annullata. Inoltre, scopre da padre Wozniak, il confidente del Papa, che il pontefice aveva chiesto le dimissioni di Tremblay poche ore prima di morire. Tremblay, messo di fronte a questa accusa, nega vigorosamente.
Al termine del primo scrutinio, nessun candidato si avvicina alla maggioranza dei due terzi richiesta, con Adeyemi che ottiene un leggero vantaggio rispetto a Tedesco, mentre Bellini e Lawrence si dividono i voti dei liberali. Senza un candidato unitario, i liberali si consolidano dietro ad Adeyemi, ma un evento imprevisto fa deragliare la sua candidatura: suor Shanumi, una suora nigeriana, affronta Adeyemi nel refettorio, causando una scenata imbarazzante. Lawrence scopre che i due, in passato, hanno avuto una relazione illecita da cui è nato un figlio dato in adozione. Sebbene il decano abbia il dovere di mantenere il segreto della confessione, i pettegolezzi causati dalla scenata compromettono Adeyemi nelle successive votazioni.
Bellini trasferisce quindi il suo sostegno a Tremblay per bloccare Tedesco. Tuttavia, Lawrence scopre che è stato Tremblay ad organizzare il trasferimento di Shanumi in Vaticano. Quando lo affronta, il cardinale ammette il fatto, ma sostiene poco convincentemente di averlo fatto su richiesta del Papa. Insospettito, Lawrence irrompe negli alloggi del defunto pontefice e scopre documenti segreti che dimostrano come Tremblay abbia corrotto i cardinali della curia per ottenere voti. Sebbene Bellini suggerisca di distruggere le prove per evitare scandali pubblici, Lawrence decide di rivelare tutto, distruggendo la candidatura di Tremblay.
A questo punto, Tedesco e Lawrence rimangono gli unici candidati principali, ma Benitez guadagna inaspettatamente consenso. Durante il sesto scrutinio, un attentatore suicida attacca Roma, causando numerose vittime e danni alla Cappella Sistina. Tedesco sfrutta l’evento per accusare gli islamisti e i liberali, chiedendo una guerra contro l’Islam. Tuttavia, Benitez risponde con un appello alla pace, affermando che la Chiesa deve operare sull’amore e non sulla politica. Commossi dal suo discorso, i cardinali eleggono Benitez come Papa Innocenzo XIV al settimo scrutinio.
Poco dopo la nomina, Lawrence scopre che la visita medica annullata da Benitez in Svizzera era per un’isterectomia laparoscopica. Papa Innocenzo rivela di essere intersessuale, nato con caratteristiche sia maschili che femminili, e di aver mantenuto la sua condizione segreta. Lawrence accetta di custodire il segreto, ascoltando la folla che acclama il nuovo Papa.
Recensione: un film che conquista il pubblico
“Il Conclave” brilla per la sua capacità di mantenere lo spettatore incollato allo schermo dall’inizio alla fine. La regia è impeccabile, con una cura meticolosa per i dettagli e una gestione dei tempi narrativi che rasenta la perfezione. Ogni scena è costruita con maestria, alternando momenti di tensione soffocante a pause riflessive che permettono di approfondire i personaggi e le loro motivazioni.
Ralph Fiennes offre una performance straordinaria, dando vita a un cardinale Lomeli complesso e umano, combattuto tra fede e dovere. La sua interpretazione è affiancata da quella di Stanley Tucci, che porta sullo schermo un personaggio affascinante e ambiguo, da Sergio Castellitto, che dona profondità e carisma al suo ruolo, e da Isabella Rossellini, il cui ruolo, seppur meno centrale, è carico di mistero e intensità.
La sceneggiatura, fedele al romanzo di Harris, riesce a tradurre la complessità della trama in un racconto fluido e coinvolgente. Le musiche, composte da un noto maestro del cinema, amplificano le emozioni e sottolineano i momenti più drammatici con grande efficacia.
A chi consigliamo il film?
“Il Conclave” è un film per chi ama i thriller politici e psicologici, le storie di intrighi e i drammi storici ambientati in contesti insoliti. È un’opera che saprà conquistare sia gli appassionati di cinema d’autore sia chi cerca una storia avvincente e ben raccontata. Tuttavia, potrebbe risultare meno adatto a chi preferisce film d’azione o commedie leggere, poiché il ritmo del film è volutamente lento e meditativo.
“Il Conclave” è un’opera che lascia il segno, capace di coinvolgere e far riflettere lo spettatore su temi di grande attualità e profondità. Grazie a una regia raffinata, interpretazioni magistrali e una trama ricca di colpi di scena, si pone come uno dei migliori film dell’anno. Un invito a immergersi nei misteri e nei conflitti della Chiesa, in un viaggio cinematografico che difficilmente verrà dimenticato.