Forse non sapete che, anche a livello mondiale, quando parlate di corallo state parlando di Torre del Greco e della sua secolare tradizione nella lavorazione artistica (ed in passato, anche della pesca) di questo prezioso elemento marino. Ci riferiamo naturalmente alla sua particolare variante, endemica del solo Mar Mediterraneo, il corallo rosso, una specie il cui durissimo scheletro calcareo è oggi ricercatissimo per la produzione di gioielli.
Quello tra Torre del Greco ed il corallo rosso è un binomio che affonda le sue radici addirittura nel secolo XV, mentre fu il Re Ferdinando IV di Borbone a varare il “Codice Corallino” per regolamentarne la pesca, nel secolo XVIII, che allora vedeva sfidarsi tra gli altri i pescatori genovesi e livornesi; sempre sotto il suo regno sorse a Torre la Reale Compagnia del Corallo, che doveva mettere a frutto i risultati della pesca producendo monili e gioielli di vario tipo, sia incastonati in metalli preziosi che forati, per bracciali o collane inestimabili.
Oggi, nonostante l’attività di pesca sia stata abbandonata da oltre 30 anni, Torre del Greco resta il più importante centro al mondo per la sua lavorazione artistica, svolta secondo criteri strettamente legati alla tradizione, alle tecniche artigianali, alla manualità necessaria per trasformare questa gemma organica di origine animale in oggetti dalla bellezza senza confini ed apprezzati nel mondo intero.
Per comprendere le proporzioni di un simile fenomeno, vi basti sapere che a giugno di ogni anni si tiene ad Hong Kong la “June Hong Kong Jewellery & Gem Fair”, una Fiera mondiale del Gioiello con oltre 2.000 espositori da tutto il mondo: nella sezione dedicata al cosiddetto oro rosso, ogni anno sono decine le aziende di Torre del Greco presenti con i loro allestimenti per fiere che tengono alta la bandiera di questa storia manifatturiera italiana unica, di fronte a visitatori ed addetti ai lavori, ossia gli altri artigiani del settore.
Probabilmente gioca molto a favore di Torre anche il riconoscimento internazionale del know-how italiano in fatto di bellezza estetica e creatività: il valore del lifestyle Made in Italy nell’alta moda e nella gioielleria di lusso è protagonista assoluto all’estero, dove ancora oggi siamo visti come maestri indiscussi.
A tale ruolo danno un grande contributo i maestri corallieri Torresi, da molti definiti anche Corallini a testimonianza di questo strettissimo legame fatto di passione e padronanza delle migliori tecniche per ottenere monili di assoluta eccellenza.
Ogni singolo gioiello è diverso da un altro, le tecniche ed i segreti vengono tramandati di padre in figlio e tutto resta circoscritto all’interno dei vari laboratori: non esiste il gioiello perfetto, ma esistono il taglio, l’incisione e l’incastonatura di Torre del Greco.
Chiudiamo con un piccolo aneddoto storico, per tornare a Re Ferdinando: il longevo sovrano dell’epoca più fulgida del Regno delle Due Sicilie definì Torre come la “spugna d’oro” del suo Regno!