Philadelphia, una città vibrante e storica, è stata per anni teatro di un oscuro enigma criminale: il caso del “Frankford Slasher”. Un assassino spietato che ha seminato il terrore tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, uccidendo almeno otto donne in circostanze agghiaccianti. Decenni dopo, il caso resta irrisolto, alimentando dubbi e interrogativi su chi fosse veramente il mostro che ha insanguinato le strade della città.
Un Serial Killer nell’Ombra
Tra il 1985 e il 1990, il Frankford Slasher colpì con precisione e brutalità. Le vittime, tutte donne bianche con storie di disagio sociale, venivano aggredite sessualmente e accoltellate a morte. I corpi furono trovati in diverse zone di North Philadelphia, con un dettaglio inquietante: molte delle donne erano state viste l’ultima volta nei bar lungo Frankford Avenue, tra Wakeling e Bridge Street.
L’ondata di omicidi scosse la comunità locale. La paura era palpabile, con i residenti costretti a guardarsi continuamente le spalle. “Le persone vivevano nel terrore. Guardavano con sospetto chiunque fosse vicino a loro in un bar o per strada”, raccontò Walt Hunter, storico reporter di Philadelphia.
La brutalità degli omicidi e la scelta delle vittime portarono gli investigatori a ipotizzare che il Frankford Slasher fosse un predatore che sceglieva le sue vittime con cura. Si trattava di donne considerate vulnerabili, spesso con una storia di dipendenza o malattia mentale. Questo suggeriva un profilo psicologico preciso: un uomo che si muoveva nell’ombra, osservava e colpiva nel momento opportuno.
L’Ingiustizia di Leonard Christopher
Nel 1990, con il panico crescente, le forze dell’ordine avevano bisogno di un colpevole. Leonard Christopher, un uomo di colore che lavorava in un mercato del pesce nei pressi di uno degli omicidi, divenne il capro espiatorio perfetto. Venne arrestato per l’omicidio di Carol Dowd, una delle vittime del presunto serial killer. Due testimoni affermarono di aver visto Christopher camminare con la vittima prima della sua morte.
Tuttavia, le prove contro di lui erano fragili. Non esisteva alcun collegamento diretto con l’arma del delitto, né motivi validi per cui avrebbe dovuto uccidere Dowd. Inoltre, Christopher non corrispondeva alla descrizione dell’assassino: testimoni avevano più volte indicato un uomo bianco di mezza età come sospetto principale. Ciononostante, nel settembre 1990, mentre Christopher era in prigione, un’altra donna venne assassinata con lo stesso modus operandi. Questo avrebbe dovuto scagionarlo, ma la giuria non venne a conoscenza di questo fatto.
Christopher fu condannato all’ergastolo e morì dietro le sbarre di cancro, proclamando sempre la sua innocenza. “Non solo a Carol Dowd non è mai stata resa giustizia perché il vero assassino non è mai stato trovato, ma anche le altre otto donne sono state dimenticate”, ha dichiarato Marissa Bluestine dell’Innocence Project of Pennsylvania.
Il caso di Leonard Christopher rappresenta uno degli errori giudiziari più tragici della storia criminale di Philadelphia. La sua condanna non solo ha portato all’ingiusta detenzione di un uomo innocente, ma ha anche permesso al vero assassino di rimanere impunito. Le prove contro di lui si basavano su testimonianze poco attendibili, senza alcun supporto forense o scientifico. Inoltre, il processo si svolse in un clima di isteria pubblica, che probabilmente influenzò il verdetto.
Un Sospettato Fantasma
Mentre Christopher marciva in carcere, la polizia aveva già identificato un altro sospettato: un uomo bianco di mezza età che si spacciava per ministro. Questo individuo venne interrogato e gli fu prelevato un campione di DNA prima che scomparisse nel nulla.
Questo sospettato era noto nell’area di Frankford e frequentava gli stessi bar delle vittime. Alcuni testimoni riferirono di averlo visto in compagnia di diverse donne che in seguito furono assassinate. Tuttavia, nonostante questi elementi, non venne mai formalmente accusato né arrestato.
Oggi, grazie ai progressi della tecnologia forense, la polizia di Philadelphia sta riesaminando il DNA raccolto negli anni ’90. Tuttavia, il Dipartimento di Polizia ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni sullo stato attuale delle indagini. La speranza è che i test genetici possano finalmente far emergere la verità e identificare il vero Frankford Slasher.
Un Caso Ancora Aperto
Il Frankford Slasher rimane uno dei misteri più oscuri di Philadelphia. L’errore giudiziario che ha condannato Leonard Christopher ha probabilmente lasciato libero il vero assassino, che potrebbe aver continuato a uccidere impunemente.
La domanda che tutti si pongono è: quante altre vittime ha fatto il Frankford Slasher dopo il 1990? Se il sospettato principale è ancora vivo, potrebbe essere stato responsabile di altri omicidi rimasti senza soluzione? Senza una risposta definitiva, il timore è che il vero colpevole non sia mai stato fermato.
Con il DNA finalmente sotto esame, potrebbe esserci una svolta nel caso. La speranza è che un giorno la verità emerga e che le vittime possano finalmente ricevere la giustizia che meritano. Fino ad allora, il Frankford Slasher resta un’ombra inquietante nella storia criminale della città. I familiari delle vittime aspettano da decenni delle risposte, e solo il tempo dirà se le nuove tecnologie forensi saranno in grado di svelare il mistero.