Nell’arco delle stagioni ci sono delle fasi in cui nulla sembra andare come dovrebbe: letteralmente devastato dalle assenze, privato di Zielinski dopo pochi minuti per problemi respiratori, sui quali andranno fatto adeguate verifiche, il Napoli perde in casa contro l’Empoli al termine di una partita tutto sommato accettabile, dominata per larghi tratti ma persa per un gol di quelli che restano nella storia del calcio. A realizzarlo è Cutrone (e chi senno’?), uno degli attaccanti meno prolifici degli ultimi anni! La carambola fantozziana contro la sua nuca, in una delle rarissime incursioni in attacco dei toscani, basta e avanza ad abbattere i padroni di casa, stanchi e pasticcioni in attacco, pieni di buona volontà ma ancora colmi di scorie dopo la battaglia di Giovedì contro il Leicester.
Difficile essere troppo ottimisti: vero, due pali, il gollonzo di cui sopra, mischie e tentativi confusi falliti per un nonnulla, ma resta il fatto che non si può chiedere sempre al vecchio Mertens di estrarre il coniglio dal cilindro. I numeri degli altri attaccanti azzurri sono impietosi: in campionato un gol per Politano, due per Lozano, zero (su azione) per Insigne, ieri al rientro di cui avrebbe potuto fare a meno vista la sua imbarazzante prestazione, uno Petagna e nessuno Ounas (poco impiegato e migliore per distacco ieri sera). La difesa, priva del Comandante, prova a reggere ma giocare con Juan Jesus sempre titolare (brasiliano, lo ricordiamo, di fatto fermo da oltre un anno) non è la stessa cosa e Manolas sembra trovare sempre un motivo diverso per chiamarsi fuori.
In mezzo al campo la buona notizia è il rientro di Anguissa (pronto per la Coppa d’Africa…), sperando di non aver perso Zielinski ed Elmas, anche lui uscito infortunato, in attesa dei recuperi di Fabian e Lobotka, con Demme costretto agli straordinari seppur in condizioni fisiche molto approssimative.
All’orizzonte Milan e Spezia prima delle feste Natalizie.
Scivolato il quarto posto, visti anche i filotti di vittoria di Inter e Atalanta, la situazione della squadra va ben analizzata: allenatore, Presidente e direttore sportivo devono chiarire in modo univoco gli obiettivi stagionali e mettere tutti in condizione di rendere al meglio. Il mercato di Gennaio potrebbe dare una mano, ma il Napoli vorrà investire?
Va chiarita la questione di Manolas (resta? Gioca?) così come quella di Insigne, autore di un girone di andata inaccettabile e, onestamente, poco meritevole del rinnovo multimilionario richiesto.
In attesa del sorteggione di Europa League, avversari tutti molto forti ma ci si augura di non beccare la peggiore come spesso capita, è opportuno sfruttare la settimana intera per presentarsi a Milano nelle condizioni psicofisiche migliori, scegliendo la formazione in base alla reale forza attuale dei calciatori, senza badare a nomi che si credono altisonanti e che tali non sono.