Nerd, ho fatto il nerd ed ho “bruciato”due manga in pochi giorni, ma non ho potuto fare altro. Una volta aperto “al contrario” (il manga, per chi non lo sapesse, si legge dall’ultima pagina a partire dal basso da destra verso la prima) sono stato risucchiato dalle vicende dei tre protagonisti.
In effetti recensire un MANGA , mi MANGA…va
Otonuto no otto è il titolo originale, in Giappone sono quattro volumi, qui in Europa sono solo due maxi uscite.
Avevo già accennato, in un articolo precedente sui regali da fare a natale questo manga, all’epoca era uscita solo la prima parte, ora, uscita la seconda e conclusiva, posso raccontarvi di cosa si tratta. Senza fare spoiler!
Prima di tutto, devo spendere due parole sull’autore, Gendoroh Tagame, mitico disegnatore a tematica LGBT, giapponese, conosciutissimo per le sue opere esplicite, il suo genere è omoerotico, BSDM, il sadomaso, per capirci. Candidato addirittura al premio Angoulême, cosa abbastanza inusuale per un fumettista di genere.
La storia,
Yaichi vive prendendosi cura da solo della figlia piccola Kana. Un giorno, bussa alla sua porta un omone straniero grande e grosso, con la barba, che veste camicie di colori sgargianti e pantaloncini alla zuava: è Mike Flanagan, marito canadese del defunto fratello gemello di Yaichi. Venuto in Giappone per visitare i luoghi del cuore del suo amato che non c’è più, Mike viene ospitato in casa di Yaichi e Kana ed entra, così, a far parte della loro vita familiare: se Yaichi ha qualche pregiudizio ed è stranito all’idea di scoprire dei lati del fratello a lui sconosciuti, la piccola Kana, vivace, innocente e senza peli sulla lingua, prende subito in simpatia lo “zio” venuto dal Canada.
Come si evince dalla trama, la vicenda non è come Tagame ci ha abituati nelle sue opere precedenti, ma è un racconto di buoni sentimenti, amore, famiglia non tradizionale, tutto descritto con toni molto delicati.
Le mie impressioni da lettore:
La cosa che mi ha stranito è che un autore importante e dichiaratamente LGBT, che usa uno dei protagonisti per fare quasi da insegnante sul tema gay, poi cada in luoghi comuni facili sul Giappone. Tipo i tatuaggi associati alla mafia giapponese, da parte di un protagonista evoluto come Mike, dimostra una ristrettezza mentale. Interessante il rapporto tra la bambina e lo zio, l’innocenza delle domande della piccola e le risposte sempre moderate e quasi ovvie di zio Mike, fanno sembrare il Giappone e il Canada due pianeti diversi. È una lettura educativa. Tra le frasi dette da Mike si trovano parecchie spiegazioni su come funziona il mondo LGBT.
Da questo manga è stato tratto una serie tv in 3 episodi, per ora disponibile solo in Giappone.
Nota personale, il protagonista Mike è un ginger bear bellissimo, con questo Tagame strizza l’occhio, e non è la prima volta, verso l’estetica del mondo Bear.
Il Marito di mio fratello