Finisce con un classico 2-0 all’Apollon Limassol, nell’ultima amichevole precampionato, il ritiro del Napoli a Castel di Sangro.
Rudi Garcia, dopo le tante polemiche legate agli infortuni dei suoi giocatori durante la preparazione, alla fine ha dovuto rinunciare al solo Anguissa, il cui rientro comunque non dovrebbe essere troppo lontano.
Il tecnico di Nemours ha quindi schierato una formazione molto simile a quella “tipo”, che dovrebbe esordire in campionato Sabato 19 Agosto a Frosinone: 4-3-3 con Juan Jesus accanto a Rrahmani, Elmas e Zielinski ai lati di Lobotka e Raspadori esterno a destra nell’attacco completato da Kvaratskhelia e Osimhen, pienamente recuperati.
Nel primo tempo gli azzurri, pur controllando pallone e partita, hanno faticato a rendersi pericolosi, tenendo il ritmo troppo basso e non riuscendo mai a impegnare il portiere avversario, nonostante l’intraprendenza di Kvara, poco lucido però nelle scelte finali, e la consueta indomabile voglia di Osimhen, in continua lotta su ogni pallone.
Poco incisivo, nonostante la buona volontà, Raspadori, spostato da Garcia nel ruolo di mezzala a inizio ripresa quando Politano e Zanoli sono subentrati a Di Lorenzo ed Elmas, fatti uscire precauzionalmente dopo aver accusato qualche fastidio muscolare.
L’ex Sassuolo è cresciuto nel rendimento, così come i compagni: aumentando la velocità delle giocate i partenopei hanno inevitabilmente creato più occasioni, finendo per trovare la rete del vantaggio all’ora di gioco con Osimhen, puntuale all’appuntamento con l’assist di Olivera, imbeccato alla perfezione da Kvara.
Il Napoli ha trovato il raddoppio pochi minuti dopo con il Cholito Simeone, che ha scavalcato l’estremo difensore cipriota con un delizioso pallonetto su splendido lancio di Juan Jesus, chiudendo di fatto l’incontro.
La consueta girandola di cambi finali è servita per far esordire in maglia azzurra sia Natan che l’ultimo arrivato, il 24enne centrocampista svedese Jens Cajuste, prelevato dal Reims per giocare sia al posto di Anguissa che di Lobotka.
Il difensore brasiliano, dopo un’incertezza iniziale, ha mostrato qualche buon numero, come una bella chiusura e un passaggio filtrante molto bello per Lozano, ma il centrocampista scandinavo è apparso ancora più pronto, mostrando belle giocate e buona personalità soprattutto giocando da playmaker basso davanti alla difesa.
Un test non troppo indicativo, dunque, contro avversari modesti e con i carichi di lavoro ancora nelle gambe, ma per Garcia non sono mancate le indicazioni positive, in attesa che ne arrivino altre dal mercato.
Il rinnovo di Osimhen sembra ormai cosa fatta, mentre a sorpresa Zielinski, dato ormai per sicuro partente in direzione Arabia Saudita, pare intenzionato a restare a Napoli e a prolungare il suo contratto, convinto dalla moglie innamoratissima della città.
De Laurentiis sembrerebbe comunque intenzionato ad acquistare il giovane e talentuoso centrocampista spagnolo del Celta Vigo Gabri Veiga, individuato inizialmente come sostituto di Zielinski: il centrocampo azzurro, a quel punto, sarebbe davvero uno dei reparti più competitivi in circolazione.
Mentre tutto attorno gli altri parlano, insomma, il Napoli continua a lavorare in silenzio, seguendo il modello virtuoso e sostenibile che l’anno scorso ha regalato uno storico scudetto.
Sabato prossimo, allo “Stirpe” di Frosinone, inizia il campionato: non resta che vedere se il “modello Napoli” si rivelerà vincente anche quest’anno.