Due passi avanti ed uno indietro: sembra un gambero il Napoli di Gattuso, che dopo i confortanti successi contro Juve e Sampdoria in campionato aveva illuso tutti, e forse anche sè stesso, di essere uscito definitivamente dal tunnel di una lunghissima crisi.
Ci ha pensato il Lecce, del bravissimo mister Liverani e di un Lapadula incontenibile per gli imbambolati difensori azzurri, a riportare il Napoli all’amara realtà di un undicesimo posto che spegne qualunque velleità di riaggancio della zona Champions.
In una situazione così difficile non può non essere vista come obiettivo prioritario, anche in chiave europea, la semifinale di Coppa Italia, che vede gli azzurri far visita all’Inter di Antonio Conte per il match di andata in programma stasera (ore 20:45).
E’ in perfetta parità, con 2 vittorie a testa e 3 pareggi, il computo dei 7 precedenti tra le due squadre in questa competizione.
Curiosamente, soltanto 2 di queste sfide si sono giocate lontano dal San Paolo: la prima fu addirittura la finale dell’edizione 1977/78, disputata allo stadio Olimpico di Roma l’8 Giugno.
Il Napoli di Gianni Di Marzio, giunto all’epilogo del torneo dopo aver eliminato, tra le altre, la Juventus grazie ad un roboante 5-0 ottenuto al San Paolo (con i bianconeri privi di molti titolari impegnati per la preparazione dei mondiali in Argentina) si portò in vantaggio con Restelli dopo appena 6 minuti di gioco.
L’Inter, allenata da Bersellini, riuscì però a ribaltare il risultato grazie alle reti di Altobelli nel primo tempo e di Bini a una manciata di minuti dalla fine, vincendo quindi per 2-1 ed aggiudicandosi il trofeo.
Entrambe le marcature nerazzurre furono purtroppo propiziate da due improvvide uscite del portiere azzurro Mattolini.
Solo una volta, dunque, Napoli ed Inter si sono sfidate a San Siro in Coppa Italia, ed anche in quella occasione si trattava della semifinale di andata.
Il 29 Gennaio 1997 il Napoli allenato da Gigi Simoni (che ai quarti aveva eliminato la Lazio, proprio come quest’anno) riuscì a strappare un prezioso 1-1 ai nerazzurri di mister Roy Hodgson.
Dopo l’iniziale vantaggio interista firmato dal centravanti cileno Ivan Zamorano, la rete del pareggio fu realizzata dal libero brasiliano Andrè Cruz, idolo dei tifosi azzurri in quegli anni, con uno dei suoi splendidi e proverbiali calci di punizione.
Il Napoli riuscì ad eliminare i nerazzurri nel match di ritorno ai calci di rigore, guadagnandosi quindi il diritto a disputare la sesta finale di Coppa Italia della sua storia.
Sulla panchina del Napoli in quella doppia sfida contro il Vicenza non si sarebbe però seduto Gigi Simoni, esonerato per i poco brillanti risultati ottenuti nel girone di ritorno e, forse, perchè già promesso sposo proprio dell’Inter.
Fatto sta che il tecnico di Crevalcore l’anno successivo andò effettivamente ad allenare i nerazzurri, che avevano appena acquistato il fenomenale asso brasiliano Ronaldo (quello vero…), e li guidò alla conquista della Coppa Uefa nella finale tutta italiana contro la Lazio.
La speranza è che anche in questa occasione, come 23 anni fa, gli azzurri riescano ad uscire dal “Meazza” con un risultato positivo per provare a centrare nel match di ritorno, con l’aiuto del San Paolo, la qualificazione alla finale.
La possibilità di giocarsi fino all’ultimo un trofeo sarebbe già grasso che cola, in un’annata disgraziata come quella in corso.