Serviva un punto, al Napoli, per passare ai sedicesimi di Europa League, ed un punto è arrivato: l’1-1 ottenuto contro la Real Sociedad, con i gol di Zielinski e Willian Josè, consente agli azzurri di chiudere in testa il girone F, grazie alla contemporanea sconfitta dell’AZ Akmaar a Fiume contro il Rijeka.
Non si può certo parlare di massimo risultato ottenuto con il minimo sforzo, però, visto che il pareggio è arrivato al termine di una partita complicata, che pure i partenopei erano quasi riusciti a vincere, visto che gli spagnoli hanno agguantato il pari, decisivo per la loro qualificazione, in pieno recupero.
Il passaggio del turno certifica una volta di più la bontà della stagione degli uomini di Gattuso in termini di risultati, visto che anche in campionato il bilancio è ampiamente positivo: 7 le vittorie sulle 9 gare disputate, senza contare la tripletta del bomber bianconero Tavolino, su assist di Mastrandrea e Sandulli, che ha deciso la “non-partita” allo Stadium di Torino.
Anche contro la Real Sociedad, però, il Napoli non ha convinto appieno dal punto di vista della prestazione, pur tenendo in considerazione il valore degli avversari, autori di una gara tutta d’attacco e capaci di mettere ripetutamente in difficoltà gli azzurri con un palleggio continuo a ritmi elevatissimi, specie nei primi 20 minuti.
I partenopei hanno provato a difendere con ordine ed a ripartire quando la Real Sociedad rifiatava, ma numerose sono state le occasioni concesse agli avversari (clamoroso il gol divorato da Portu a…porta vuota), a differenza di quanto accadde nel match d’andata, dove il Napoli seppe soffrire e colpire, correndo tutto sommato pochi rischi.
Ad accomunare la partita di ieri e quella di San Sebastian è stato l’inconsueto cinismo degli azzurri, che anche stavolta hanno trovato il vantaggio in una delle rare sortite offensive grazie ad una splendida conclusione da lontano di Zielinski.
Il centrocampista polacco è una delle note più liete di questo scorcio di stagione: superato il calo di condizione fisica dovuto all’assenza causa covid, Piotr sta dando continuità alle confortanti prestazioni di inizio campionato, dimostrando di trovarsi a proprio agio anche nel ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 varato da Gattuso e confermando di essere ormai sulla strada della piena maturità, tanto da risultare ormai uno degli elementi imprescindibili di questa squadra.
Archiviata la pratica europea per un bel po’ (l’Europa League tornerà a Febbraio), il Napoli può rituffarsi in campionato, dov’è atteso da un impegnativo trittico di partite nello spazio di 8 giorni; prima di concentrarsi sulle due trasferte consecutive di Milano (sponda Inter) e Roma (sponda Lazio), c’è da affrontare domani (ore 15) la Sampdoria di Mister Claudio Ranieri, uno dei tanti ex partenopei di scena al “Diego Armando Maradona”.
L’allenatore romano ha guidato gli azzurri subito dopo la fine dell’epopea di D10S, ottenendo un quarto posto che allora valeva la qualificazione UEFA, prima di essere esonerato forse troppo in fretta l’anno seguente.
Osservato speciale tra coloro che hanno vestito l’azzurro ovviamente Fabio Quagliarella, che contro il Napoli si è scatenato in più occasioni, segnando in tutti i modi e da ogni posizione, come in occasione dell’ultima partita giocata dalle due squadre a Marassi lo scorso 3 Febbraio.
Altro attaccante visto da queste parti è Manolo Gabbiadini, puntero triste, grande tiratore da fuori area, che però a Napoli ha inciso poco, schiacciato dalla responsabilità di sostituire prima Higuain e poi Milik.
Menzione speciale per Lorenzo Tonelli, difensore che viene ricordato con simpatia dai tifosi napoletani per uno degli ultimi “gesti” compiuti in maglia azzurra, peraltro senza giocare: il pallone porto all’arbitro Giacomelli a mò di elezione a “man of the match”, al termine di un Napoli-Atalanta deciso, di fatto, dal direttore di gara, che non concesse un clamoroso rigore ai partenopei per fallo di Kjaer su Llorente, pochi attimi prima del pareggio di Ilicic.
Tonelli però con la maglia del Napoli ha segnato anche qualche gol: il più pesante, per giunta all’esordio in azzurro, arrivò proprio contro la Sampdoria, al 95′, per il 2-1 finale: era il 7 Gennaio 2017.
Sarà interessante osservare le rotazioni della rosa da parte di Gattuso, visto il livello di difficoltà dei prossimi, ravvicinati impegni: potrebbero riposare, ad esempio, Koulibaly e Di Lorenzo, sempre impiegati fino ad ora, oppure Insigne, apparso a corto di fiato contro la Real Sociedad.
Al di là di chi scenderà in campo, il Napoli farà comunque bene a non sottovalutare la squadra del vulcanico presidente Ferrero (che ha annunciato l’utilizzo di una maglia speciale in onore di Maradona): i blucerchiati domenica scorsa hanno messo in difficoltà il Milan capolista, e c’è da star certi che venderanno cara la pelle anche domani pomeriggio.
Il Napoli però non può perdere altro terreno, specialmente in casa: è indispensabile arrivare al meglio, in termini di morale e classifica, alla doppia trasferta sull’asse Milano-Roma, primo vero banco di prova per le ambizioni di questa squadra.