Bella e convincente la vittoria del Napoli contro il Torino di Longo. Gli azzurri di Gattuso continuano a risalire la classifica di un campionato che, pero’, sembra essere sempre piu’ falsato e deciso a tavolino. Dopo gli scandali Var, gli arbitraggi ad uso e consumo dei soliti noti, ecco che l’emergenza coronavirus ha causato il rinvio di ben 6 gare di questa giornata.
E’ impossibile capire la logica di tutto questo: gare a porte chiuse, gare non giocate, altre giocate normalmente con il pubblico e con l’esclusione di tifosi (leggasi, persone) provenienti dalle regioni maggiormente colpite dal grande spauracchio di queste settimane. Quasi come se un virus fosse qualcosa da mettere in uno zaino, qualcosa da requisire in sede dei normali controlli di routine.
La sensazione della longa mano di Agnelli in questa storia è molto sgradevole.
La classifica è frammentata, le distanze tra le squadre solo virtuali, programmare è impossibile, immaginare gli scenari futuri addirittura utopico.
Chi scrive avrebbe paventato l’unica ipotesi possibile: tutti a porte chiuse. Del resto il calcio dovrebbe essere uno sport, qualcosa che ha nel risultato sportivo l’unico obiettivo, indipendentemente dalla presenza dei tifosi. Evidentemente solo degli ingenui innamorati di questo gioco possono ancora pensarla così.
Tornando al calcio giocato, dicevamo della bella vittoria del Napoli: una gara dominata per novanta minuti, un risultato che sta molto stretto agli uomini di Gattuso che sembra aver trovato la giusta via per risalire la china. Visto l’andazzo della stagione è ancora presto per rilassarsi, tante gare importanti e obiettivi reali attendono i partenopei nei prossimi mesi. Coronavirus permettendo, già da giovedì, con la gara di ritorno di Coppa Italia tra Napoli e Inter, si potra’ saperne di piu’ sulle ambizioni reali e sugli obiettivi verosimilmente raggiungibili.
Una bella notizia ha seguito la vittoria di ieri (per la cronaca firmata Manolas-Di Lorenzo): ci sarebbe stato un incontro per il rinnovo del contratto di Dries Mertens. In attesa di comunicazioni ufficiali, i tifosi azzurri incrociano le dita. Il nuovo recordman di gol in maglia azzurra, amato dalla folla e dal suo neoallenatore, potrebbe chiudere qui la sua carriera, entrando di diritto, ancora piu’ di quanto non abbia gia’ fatto, nella storia della società e della squadra.