Dopo un’altra confortante vittoria in amichevole, il 2-1 in rimonta a Cracovia contro il Wisla (gol di Politano e Machach) ottenuto senza più di metà squadra, il Napoli si è trasferito in Abruzzo per la seconda parte del ritiro di preparazione precampionato.
Gli azzurri, arrivati lo scorso 5 Agosto, alloggeranno all’Hotel Aqua Montis di Rivisondoli e svolgeranno gli allenamenti al “Teofilo Patini” di Castel di Sangro, dove si svolgeranno anche due amichevoli (la prima, contro l’Ascoli, domani pomeriggio), prima di rientrare a Napoli Sabato 14.
Non tutto è filato liscio nel primo allenamento abruzzese: giovedì scorso i tifosi azzurri accorsi ad assistere alla sgambata degli uomini di Spalletti, sono stati costretti ad attendere quasi due ore in coda sotto il sole, a causa di carenze organizzative francamente inaccettabili.
I palmari deputati al controllo dei biglietti di accesso e del green pass (obbligatorio per poter assistere agli allenamenti), arrivati in forte ritardo, hanno anche funzionato a singhiozzo, costringendo la civilissima tifoseria partenopea (tra cui figuravano tante signore e tantissimi bambini) ad un’interminabile attesa, oltre che all’ingresso nell’impianto a sessione ampiamente iniziata.
Superati i problemi, i supporters azzurri hanno salutato i propri beniamini con il consueto calore, dedicando le maggiori attenzioni ai tanti giocatori al rientro dopo gli europei; oltre a Fabian Ruiz, i maggiori applausi sono stati riservati ai tre freschi Campioni d’Europa, Meret Di Lorenzo e soprattutto Capitan Insigne.
In questi giorni dovrebbe avvenire il tanto atteso colloquio tra Lorenzo e il presidente De Laurentiis per discutere il rinnovo del contratto, con la trattativa che ha già assunto i contorni della telenovela.
Com’era prevedibile, visto il recente rientro di questi big (ora all’appello mancano solo gli infortunati Lozano e Mertens) e l’amichevole giocata in Polonia solo il giorno prima, Spalletti non ha spremuto i suoi, organizzando una partitella a ranghi misti con tre porte di piccole dimensioni difese da due portieri.
Molto più interessante il lungo lavoro personalizzato che lo scrupoloso mister di Certaldo ha svolto, ad allenamento concluso, con Victor Osimhen: il centravanti nigeriano ha provato sia vari movimenti per attaccare la profondità, sia alcuni fondamentali puramente tecnici come lo stop di petto ed il tiro di destro e di sinistro.
E’ evidente che Spalletti, capace in passato di far rendere al massimo attaccanti come Totti (Scarpa d’Oro sotto la sua gestione), Dzeko ed Icardi, punti molto su Osimhen e voglia sfruttare al massimo le sue potenzialità, fino ad ora non completamente espresse.
In molti, tra tifosi ed addetti ai lavori, si chiedono se durante il ritiro abruzzese arriveràanche qualche novità dal mercato in entrata, finora totalmente fermo.
La sensazione è che manchino, a livello puramente numerico, un difensore centrale, un mediano ed un terzino sinistro, a meno che non si punti su di un cambio di ruolo per Elmas e sull’ennesimo recupero di Ghoulam.
Va anche sottolineato che, pur avendo dichiarato di voler ridurre il monte ingaggi, fino ad ora De Laurentiis non ha svenduto i vari Koulibaly e Fabian, rifiutando alcune offerte ritenute troppo basse.
Un atteggiamento da non sottovalutare, in un’estate in cui ad esempio Milan e Inter hanno lasciato (o lasceranno partire) giocatori del calibro di Donnarumma, Chalhanoglu, Hakimi e addirittura Lukaku, evidenziando tutte le difficoltà economiche del nostro calcio in tempi di pandemia.
Anche in quest’ottica, un Napoli non indebolito sarebbe da considerare senza dubbio tra le candidate ad un posto in Champions League, con Spalletti chiamato a colmare le lacune di personalità ed organizzazione lasciate da Gattuso.
Un piccolo sforzo, magari attraverso l’acquisizione di prestiti nell’ultima settimana di mercato, potrebbe rendere ancora più competitiva la compagine azzurra: non resta che aspettare.