Ospitato nella chiesa di Santa Marta in via San Sebastiano 42 Napoli Il presepe dei fondaci ha poco a che vedere con il tradizionale presepe settecentesco né con quelli contemporanei, si tratta infatti di uno spaccato della vita sociale e culturale di Napoli.
Matilde Serao: Artista Guido Bassetti Abiti Imma Marasco
Ispirata dalla scrittrice Matilde Serao, autrice del celebre Ventre di Napoli, a centoquarant’anni dalla sua prima edizione del 1884 e a Salvatore Di Giacomo nel ricordo del novantesimo anno dalla scomparsa (1934).
Salvatore di Giacomo: Artista Guido Bassetti Abiti Imma Marasco
I due autori insieme ad altri illustri della cultura napoletana di fine Ottocento, sono stati riprodotti in ritratto sulla grande scenografia. A Salvatore Di Giacomo è dedicata una vetrina con i personaggi del dramma “Assunta Spina”.
Assunta Sina: Artista Marina Contento
“Questa opera – spiega Nicolella direttore artistico dell’ Associazione Presepistica Napoletana promotrice della mostra “La Poesia del presepe napoletano” – sottolinea la trasformazione stilistica e concettuale del presepe napoletano da quello settecentesco cosiddetto cortese, a quello per così dire “moderno”.
La meticolosa realizzazione dei luoghi del presepe, a cui da giugno scorso hanno collaborato 35 persone tra i quali 7 maestri presepiali, e’ stata ottenuta attraverso un’accurata ricerca documentale, testi, poesie, canzoni foto e dipinti a partire dai quadri di Vincenzo Migliaro anche lui riprodotto in una delle molteplici scene presenti mentre abbozza una delle sue opere commissionate, a futura memoria, dal Governo dell’epoca proprio in previsione della prossimo risanamento.
Vincenzo Migliaro: Autore Alessandro Giliberti
La mostra “La Poesia del presepe napoletano” visitabile gratuitamente nella chiesa di Santa Marta in Via San Sebastiano 42 fino al 2 febbraio